Il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo”, sin dalla sua costituzione, ha perseguito l’obiettivo di promuovere la realizzazione di una struttura unitaria a carattere nazionale, finalizzata alla tutela dell’ambiente, della biodiversità, dell’incolumità delle persone, delle proprietà e delle libertà individuali, dagli attacchi di coloro che si sono resi responsabili della forzata e ubiqua diffusione dei grandi carnivori nel territorio nazionale.
Il nostro comitato è nato come istanza locale per la tutela della “nuova frontiera” del conflitto con i grandi carnivori, ossia quella costituita dalle aree antropizzate e urbane; ma la conseguenza fisiologica di questa battaglia DEVE essere l’unione di tutti quelli che, negli anni, hanno acquisito la consapevolezza del problema che i cosiddetti animalisti hanno creato, per giungere finalmente alla soluzione.
In questi mesi di attività ci siamo interfacciati con molti comitati, associazioni ed organizzazioni che sono legati principalmente al mondo rurale ed alla pastorizia, perché loro prima di noi hanno pagato il prezzo della follia ideologica e del malaffare legati all’universo che gravita intorno ai lupi, agli orsi ed agli altri grandi carnivori.
Oggi però è giunto il momento in cui il mondo rurale e la “nuova frontiera” si presentino insieme e pubblicamente; lo facciamo a Vasto, un luogo simbolico, proprio laddove in questi giorni la vita delle persone è stata trascinata (letteralmente) in un incubo.
Saremo in quell’Abruzzo che viene citato dai fanatici del “rewilding” come esempio “virtuoso” di convivenza tra i grandi carnivori e l’uomo.
Un “virtuosismo” che ha portato ad avere innumerevoli predazioni, danni enormi e i lupi a scorrazzare nei paesi, fino a che un padre si è ritrovato a strappare la propria figlia di 4 anni dalle fauci di un lupo; in spiaggia, di giorno, in mezzo alla gente.
Che sarebbe successo noi lo abbiamo detto da sempre, che succederà di nuovo, se non corriamo ai ripari è inevitabile, che non sia diventata una tragedia è stata solo la fortuna, ed i riflessi di un padre accorto. Abbiamo però dovuto constatare che in Italia neppure le tragedie sono state in grado di smuovere le coscienze ed i cervelli di quelli che continuano a far prevalere una visione distorta e ideologizzata della questione, a discapito della collettività e con enorme dispendio di denaro pubblico. Per questo dobbiamo lottare insieme e fare fronte comune, perché la soluzione può arrivare solo da chi, come noi, ha colto la gravità del problema e ne ha individuate le soluzioni.
Ci incontriamo il prossimo 23 giugno, alle 20,30, al Centro Gulliver in via Incoronata 157/b a Vasto (ingresso libero), sotto l’egida dell’ASSOCIAZIONE PER LA CULTURA RURALE, presieduta
dall’europarlamentare Sergio Berlato e dell’Associazione COMITATI TUTELA PERSONE E ANIMALI DAI LUPI di Michele Corti.
Saremo insieme ai fratelli dei COMITATI DELLA VALTELLINA, anche loro flagellati dallo stesso problema, ma anche con RURALPINI, che da oltre un decennio è l’alfiere della difesa dai grandi carnivori nella zona alpina, sarà con noi anche con L’ASSOCIAZIONE TERRE DI PUNTA ADERCI.
Per la parte storico-scientifica interverranno come relatori Andrea Mazzatenta, psicobiologo e psicologo animale dell’Università G. D’Annunzio di Chieti, lo zoologo Paolo Forconi dello Studio Faunistico Chiros, e il giornalista naturalista Giovanni Todaro, storico del lupo. L’aspetto legale sulla pubblica incolumità sarà esposto dall’avvocato Francesco Prospero. Le conclusioni saranno esposte dall’on. Sergio Berlato, presidente dell’Associazione cultura rurale. Moderatrice del convegno la giornalista Miriam Giangiacomo.
Collegati con noi ci sarà “INSIEME PER ANDREA PAPI”, il comitato sorto per mantenere vivo il ricordo del giovane martire della follia animalista e per sostenere la sua famiglia nel doloroso cammino volto ad ottenere giustizia.
Saremo tanti, determinati e motivati dall’interesse pubblico, soprattutto per aiutare la popolazione di Vasto a comprendere la portata di quell’incubo in cui si stanno trovando.
Il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo” ringrazia di cuore Dino Rossi e Michele Bosco per la gestione dell’evento.