Il Rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra esprime profondo cordoglio, suo personale e dell’Ateneo, per la scomparsa del Professor Adalberto Grossi, che si è spento ieri a Siena.
“Sono rattristato nell’apprendere della scomparsa del Professor Adalberto Grossi, già Rettore dell’Università di Siena. – Ha detto il Rettore Di Pietra -. Invio alla famiglia le più sentite condoglianze a nome di tutta la comunità universitaria”.
Nato nel 1931 a Milano, il professor Grossi era entrato in Ateneo nel 1961 in qualità di assistente presso la cattedra di Patologia speciale chirurgica e propedeutica clinica e, nel 1975, era stato nominato Professore straordinario di Chirurgia toracica nell’allora Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica dal 1978, il docente aveva ricoperto anche l’incarico di direttore dell’Istituto di Chirurgia toracica e cardiovascolare nel triennio 1981-1984. Rettore dell’Università di Siena dal 1979 al 1985, successivamente era stato confermato direttore dell’Istituto di Chirurgia toracica e cardiovascolare prima del trasferimento, avvenuto nel 1988, alla Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Milano per insegnare Cardiochirurgia.
Profondo cordoglio anche da parte dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese che ricorda il professor Grossi per la sua grande competenza, lungimiranza e capacità di guardare lontano per far crescere e potenziare l’ospedale Santa Maria alle Scotte. E’ stato infatti il fondatore della Chirurgia Toracica e Cardiovascolare senese, a cui ha dato grande impulso per le attività di ricerca, didattica e assistenza, e ha contribuito in maniera fondamentale al grande sviluppo dell’ospedale.
Le esequie si terranno domani 10 agosto alle ore 11 presso l’Oratorio di Santa Caterina in Fontebranda della Contrada dell’Oca di cui il Professor Grossi era stato Governatore.
Così lo ricorda il Professor Pierpaolo Giomarelli:
“Il Professor Adalberto Grossi è morto questa notte. Classe 1931 è stato un protagonista nel passaggio epocale tra secondo e terzo millennio dello sviluppo a Siena della medicina come tecnoscienza. A partire dalla Sala Stretta e Sala Santa Rosa del Santa Maria della Scala, come aiuto del professor Luigi Gallone e del professor Bernardino Rocco, Adalberto Grossi ha fondato un Istituto di Chirurgia toracica e cardiovascolare in grado di portare a Siena e a tutta la Toscana alte prestazioni cardiochirurgiche comprensive di trapianti cardiaci e polmonari e dell’impianto di cuori artificiali, quando gli Organi Competenti hanno autorizzato . Come Prorettore e poi Rettore dell’Università di Siena è stato determinante per completare il primo, secondo e terzo lotto del Policlinico delle Scotte anche per la sua abilità nel reperire i finanziamenti necessari. Successivamente è stato chiamato dall’Università di Milano dove ha istituito nuovi reparti di Cardiochirurgia.
In qualità di docente si è sempre preoccupato della crescita professionale dei suoi collaboratori sanitari ed amministrativi, con il suo insegnamento, spingendo tutti ad acquisire esperienza in centri qualificati in Italia e all’estero, ma specialmente con umanità e profonda amicizia.
Come suo collaboratore mi sono sempre sentito aiutato e protetto anche in momenti di difficoltà personali. Numerose testimonianze di docenti universitari ed amici e molte notizie relative alla sua vita sono raccolte in una recente pubblicazione, a Lui molto cara, dal titolo “Dalla Scala alle Scotte. Un protagonista non senese tra i senesi”, durante piacevoli pomeriggi passati in sua compagnia, nelle ultime settimane della sua vita . “Così si chiude il cerchio”, ci ha detto il Professore, forse con un pizzico di amarezza ma anche di soddisfazione.
“Adalberto Grossi nasce a Milano nel 1931 ed in quella Università si laurea in Medicina e Chirurgia con lode” – così lo ricorda il Professor Giuseppe Gotti -. “Sempre a Milano inizia il suo percorso in Chirurgia sotto la guida di Vittorio Staudacher, per poi giungere a Siena nel 1956 insieme a Luigi Gallone come Assistente in Patologia Chirurgica. Nel 1966 diviene primo aiuto di Bernardino Rocco nella stessa Clinica e prende la libera docenza. Nel 1975 ottiene la cattedra di Chirurgia toracica e la direzione dell’omonima Divisione appena costituita. Grossi intuisce che l’era delle Cliniche omnicomprensive sta finendo e sta iniziando quella delle specialistiche sul modello americano. Inizia la Chirurgia polmonare e nel 1978 chiama i colleghi dell’Ospedale Niguarda di Milano per cominciare l’avventura della cardiochirurgia: tutto questo ancora nel vecchio Santa Maria della Scala. Dal 1977 al 1979 è Pro-rettore di Mauro Barni, cui succederà nella carica e sarà Magnifico Rettore dell’Università di Siena fino al 1985. Durante il suo mandato viene inaugurato il secondo lotto del nuovo policlinico e vengono reperiti i fondi per il terzo lotto. Con Grossi Rettore viene restaurata la sede della Facoltà di Lettere e viene completato il plesso di San Francesco. Nel 1983 viene insignito dalla Presidenza della Repubblica della Medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte. Nel 1985 trasferisce il Ruolo dalla Chirurgia toracica alla Cardiochirurgia e nel 1988 viene chiamato dalla Università di Milano andando a dirigere la Cardiochirurgia del San Raffaele. Dopo alcuni anni si trasferirà al Policlinico di Milano, andrà fuori ruolo nel 2003 e sarà decretato Professore Emerito”.
I suoi allievi che sono divenuti docenti e hanno raggiunto la Direzione di Unità Operative sono stati a Siena Giomarelli, Gotti, Biagioli, Sassi e Mezzacapo, a Firenze Sani e Stefàno, a Milano Donatelli a Milano, a Monza Paolini e a Legnano Di Credico.
Nel maggio del 2002 era stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.