Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare”. Il provvedimento, approvato dal Cdm lo scorso 15 giugno, abolisce l’abuso di ufficio, limita il potere di appello del pm e la pubblicazione di intercettazioni.
MAFIA. NORDIO: IO FAVOREGGIATORE? SDEGNO E SCONCERTO
L’ok formale del Colle, arriva dopo giorni di polemiche tra l’Associazione Nazionale Magistrati e il ministro della Giustizia Carlo Nordio che proprio ieri, nel corso del question time alla Camera, ha risposto a una interrogazione sul reato di concorso esterno mafioso con l’intento di chiudere una volta per tutte la vicenda. “Comprenderete il mio sconcerto e il mio sdegno quando qualcuno mi ha definito favoreggiatore della delinquenza mafiosa“, ha spiegato il Guardasigilli. “Nel programma di riforme a suo tempo enunciato davanti a voi non vi è traccia di modifiche su questa disciplina. Né avrebbe potuto esservi, perché non ha fatto né fa parte del programma governativo”, ribadisce. “E questo, finalmente dovrebbe bastare. Il problema tuttavia è sorto a causa dell’incertezza applicativa del concorso esterno, tanto che la Cassazione a suo tempo ha cambiato indirizzo. Le voci per introdurre una norma tipica sono quasi universali nel mondo universitario e forense. Vorrei anche dire che la mia interpretazione è anche più severa di quella dei miei critici– sottolinea- perché anche chi non è organico alla mafia, se comunque ne agevola il compito, è mafioso a tutti gli effetti”.
Tanto è che quando “ho diretto l’inchiesta sulle BR venete negli anni 80 abbiamo sempre contestato il reato associativo anche a chi si prestava a semplici contatti, dal soccorso medico al volantinaggio e li abbiamo tutti fatti condannare come appartenenti alla banda armata. Ora, è vero che per il concorso esterno, esiste una giurisprudenza abbastanza consolidata, ma come ben sapete nel nostro ordinamento non esiste il principio dello ‘stare decisis’, e la stessa Cassazione, ha, come ho detto, talvolta cambiato indirizzo. L’ultima prova di quanto sto dicendo è recentissima: la Corte ha ridefinito il concetto di criminalità organizzata in senso assai restrittivo, con il rischio di compromettere molti processi in corso per reati gravissimi. Ed è per questo che nell’ultimo Consiglio dei ministri, di concerto con la presidenza abbiamo annunciato un decreto legge proprio per definire, con i doverosi criteri di tassatività e specificità, i reati di criminalità organizzata. Le mie considerazioni sulla necessità di una normativa ad hoc sul concorso esterno, miravano di conseguenza ad eliminare incertezze future, costruendo uno strumento anche più efficace di quello attuale nella repressione delle associazioni criminose e di chi, in un modo nell’altro, vi fa parte”.
Nordio ha concluso: “Non vi è alcun affievolimento nel contrasto alla criminalità organizzata, né potrebbe essere altrimenti, principalmente da parte di un ministro che vi ha dedicato, la parte più importante della propria funzione di magistrato. Ed è con questo sentimento di commossa rievocazione del collega Paolo Borsellino, e della altre vittime della violenza stragista, che auspico che questa polemica sterile oggi si chiuda”.
GIUSTIZIA. MELONI: NORDIO? HA CHIARITO, POLEMICA PRETESTUOSA
Sulle accuse rivolte al ministro Nordio, ieri è intervenuta anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni da Palermo: “Sul concorso esterno “Nordio ha risposto a una domanda, ma ha poi detto che non è una cosa prevista, non c’è alcun provvedimento. Nordio dovrebbe essere più ‘politico’, ma che una risposta personale diventi un fatto quando un fatto non è…Le opinioni che diventano fatti succede quando si vuole fare polemica pretestuosa”.
Fonte
Agenzia Dire
www.dire.it