Gesti concreti a sostegno del sistema sanitario del territorio che confermano l’importanza della sinergia tra cittadini, associazioni e strutture pubbliche. Oggi all’Ospedale del Casentino si sono svolte le cerimonie di donazione, realizzate grazie alla collaborazione delle professioniste e dei professionisti della Asl Toscana sud est, che hanno coinvolto più strutture sanitarie territoriali con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutta comunità.
Nel dettaglio sono stati donati:
– 2 materassini da sala operatoria per la UOC Chirurgia generale del Casentino (donatore Comitato C.C.A.L.TUM.);
– 1 dermatoscopio per l’Ambulatorio Dermatologico dei Poliambulatori di Bibbiena Stazione (donatore Comitato C.C.A.L.TUM.);
– 1 seggiolone polifunzionale per la UOC di Medicina Generale del Casentino (donatore la famiglia Detti)
“Un ringraziamento particolare va a quanti, con sensibilità e impegno, si sono resi disponibili in modo fattivo a migliorare la qualità dell’assistenza offerta alla cittadinanza – spiega Alessio Cappetti, direttore degli ospedali riuniti dell’Aretino -. Queste donazioni rispondono a bisogni tangibili e sono un segnale importante di fiducia verso il lavoro del personale medico e infermieristico, e dimostra quanto la comunità sia vicina al proprio ospedale
“Un grande gesto di attenzione che rafforza il legame tra sanità e comunità – sottolinea Marzia Sandroni, direttrice zona distretto del Casentino -. Donazioni come queste rappresentano un supporto concreto alle attività sanitarie quotidiane. Il ringraziamento va anche alle nostre professioniste e ai nostri professionisti della Dermatologia per il grande lavoro che fanno ogni giorno, doppiamente importante considerato che nelle aree interne, come quella del Casentino, trovare specialisti è sempre più difficile e complesso”.
“Come Comitato Ca.L.TUM. siamo felici di poter restituire qualcosa al territorio attraverso la sanità pubblica – sono le parole di Fabio Boldrini, presidente del Comitato Ca.L.TUM. -. La nostra missione è sostenere concretamente chi assiste nella cura, e queste donazioni nascono proprio dall’ascolto delle esigenze dei reparti e dei professionisti che vi lavorano ogni giorno.”
“Con mia madre e mia sorella abbiamo voluto fare questa donazione al reparto di medicina, dove è stato ricoverato il mio babbo – afferma Simone Detti -. Con questo gesto vogliamo ringraziare tutto il reparto per la loro professionalità e sensibilità in particolare le dottoresse Samuela Stanganini, Simona Massimi e tutte le infermiere e tutti gli infermieri che anche nei momenti più difficili hanno saputo sempre trovare una parola di conforto e un gesto d’amore verso di noi e soprattutto verso il mio babbo”.