Home Economia e Lavoro Hsg: operai e istituzioni insieme per il lavoro

Hsg: operai e istituzioni insieme per il lavoro

“Care cittadine e cittadini del Casentino, ci rivolgiamo a voi perché sentiamo il bisogno della vostra vicinanza vista la condizione terribile in cui ci troviamo”.


I lavoratori della Hsg di Castel San Niccolò hanno deciso di rivolgersi direttamente ai casentinesi.

 

Lo hanno fatto con un volantino e intervenendo stamani all’assemblea con le istituzioni che si è svolta nel comune di Castel San Niccolò. Assemblea convocata dal sindaco Antonio Fani e alla quale hanno partecipato i rappresentanti degli enti locali della vallata, l’Unione dei comuni del Casentino e la Regione Toscana con il consigliere Vincenzo Ceccarelli. Con i lavoratori, i vertici della Cgil: il segretario confederale Alessandro Tracchi, quella della Filctem Elisa Calori e Alessandro Mugnai, dirigente della categoria.


I rappresentanti istituzionali hanno confermato il loro sostegno agli operai e alla ripresa dell’attività.

 

La Cgil ha ribadito il valore della produzione Hsg, il buon andamento aziendale e la necessità di trovare una soluzione che consenta la stabilità del lavoro nei tempi più brevi possibili non disperdendo un fondamentale patrimonio di professionalità:

 

“al prossimo appuntamento del 20 marzo in Prefettura, riteniamo che la Toro Wood dovrà presentarsi perché nessuna assenza sarà giustificabile perchè una soluzione si può e si deve trovare con il confronto”. E dire al Prefetto, alle istituzioni e ai lavoratori quali sono le sue intenzioni.


“Siamo 13 lavoratori, 13 concittadini, 13 persone ieri della ex Tessitura Vignali in “concordato preventivo” e affittati come azienda alla HSG Srl.

 

L’azienda, col suo stabile, macchine, lavoratori, è stata messa all’asta vinta dalla Toro Wood che fa capo alla Ecotrade Srl di Stia, che a oggi sembra interessata al solo immobile e non all’intera attività che si è in ogni caso aggiudicata.

 

Poco conta se dentro lo stabile vi è un azienda in piena attività Poco conta se la nostra, credeteci, maestria ed esperienza di tessitori permette di produrre tessuto pienamente Made in Italy e di alta qualità Poco conta che se in questi giorni raddoppiassero i nostri telai questi sarebbero tutti in funzione, malgrado il tessile sia in profonda crisi con nostri colleghi in cassa integrazione o disoccupati.

 

Poco conta se il nostro sindacato abbia chiesto all’Amministratore della ToroWood-Ecotrade un incontro per comprendere la sue intenzioni su ciò che si è aggiudicato, dato che si è nettamente rifiutato con sole due righe avendo già dichiarato – in separata sede istituzionale – che a lui interessa lo stabile per commerciare il suo carbone da brace”.


La rabbia dei lavoratori: “se niente cambia siamo stati comprati come merce e il nostro velluto, cotone o seta mal si accompagna col carbone. Quindi merce di scarto saremo”
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