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Il comune di Bibbiena ha iniziato la prima parte della digitalizzazione dell’archivio di circa 23.800 pratiche tra edilizie e urbanistiche

L’amministrazione di Bibbiena fa un altro importante passaggio a favore della digitalizzazione attraverso il progetto “Digitalizzazione degli archivi urbanistica ed edilizia- prima fase”, attraverso il quale ha partecipato all’avviso pubblico per la concessione dei contributi grazie a “CartaByte” della Regione Toscana.

Questo percorso, iniziato lo scorso novembre, porterà alla digitalizzazione di un archivio comunale di circa 23.800 pratiche tra quelle edilizie e quelle urbanistiche a partire dal 1938.

L’Assessore competente Daniele Bronchi commenta: “Quello della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione è un processo importante già avviato e reso per rendere più snello l’apparato burocratico pubblico e avviare politiche di risparmio anche energetico e di diminuzione dell’impatto sull’ambiente. La dematerializzazione delle pratiche edilizie e della creazione di un archivio edilizio digitale è tra i primi interventi a cui dedicarsi per l’efficientamento dei servizi comunali e come amministrazione abbiamo colto l’occasione irrinunciabile di un bando regionale a cui abbiamo potuto partecipare grazie a un nostro progetto interno. La digitalizzazione delle pratiche edilizie garantisce al personale di reperire e condividere la documentazione in maniera veloce anche da remoto, permette inoltre l’automazione del lavoro d’ufficio e favorisce la creazione di un archivio edilizio digitale in grado di ridurre i costi sostenuti per l’archiviazione dei documenti e l’acquisto della carta. Ringrazio la dottoressa Nora banchi per aver seguito il percorso e l’ufficio che l’ha affiancata in tutto questo avvio di percorso”.

La prima parte dell’appalto del servizio riguarda la digitalizzazione delle pratiche edilizie del Comune di Bibbiena, in particolare la digitalizzazione delle pratiche urbanistiche di iniziativa pubblica fino al 2002; digitalizzazione delle pratiche edilizie e di quelle urbanistiche di iniziativa privata fino al 1989; digitalizzazione delle pratiche di condono fino al 2004.

Il progetto per un investimento totale di 60 mila euro, è stato finanziato dalla Regione Toscana per un valore di 40 mila euro e un co finanziamento comunale di 20 mila euro.

Bronchi conclude: “Essere a servizio del cittadino significa essere al passo con i tempi, semplificare quello che possiamo, aiutare a snellire la burocrazia. Il comune deve tornare a essere sentito e percepito come la casa del cittadino e come tale non un luogo di burocrazia faticosa, ma un luogo di supporto per ogni fase della nostra vita di comunità”.

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