AREZZO – È stato attivato l’Hospice nei locali dell’Istituto di Agazzi “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti. Da lunedì 9 agosto è operativo il nuovo centro residenziale di cure palliative che, gestito congiuntamente con la Asl Toscana Sud-Est, permetterà l’accoglienza e l’assistenza di otto malati oncologici o in fase ingravescente di malattia cronica avanzata a prognosi severa.
L’Hospice ha trovato sede nei locali al piano terra del centro di riabilitazione Arìa dell’Istituto di Agazzi che sono stati ritenuti funzionali e attrezzati per garantire la qualità di un servizio sanitario particolarmente delicato per i pazienti e per le loro famiglie. L’accordo prevede una durata biennale in attesa della realizzazione del nuovo Hospice da parte della Asl Toscana Sud-Est prevista negli spazi adiacenti all’ospedale San Donato. «Il nostro istituto – spiega il dottor Giorgio Apazzi, direttore sanitario dell’Istituto di Agazzi, – si pone al servizio del territorio e, di conseguenza, esprime soddisfazione nel contribuire a garantire alla cittadinanza un centro essenziale in una fase difficile e terminale del ciclo di vita dei pazienti, andando a consolidare la propria collaborazione con la Asl in nuovi ambiti dell’assistenza alla persona».
La gestione dell’Hospice avverrà in stretta collaborazione tra la Asl Toscana Sud-Est e l’Istituto di Agazzi, per un’assistenza ventiquattro ore al giorno. L’Istituto di Agazzi assicurerà la presenza continuativa di un operatore socio-sanitario, l’assistenza religiosa e la gestione dei servizi alberghieri, mentre la Asl Toscana Sud-Est garantirà la presenza costante di un infermiere e, attraverso il coordinamento del dottor Giulio Corsi (direttore della rete di cure palliative), anche il supporto del personale medico e la previsione di ulteriori professionalità previste dal Piano Assistenziale Individuale. Ogni camera sarà dotata di un doppio letto per ospitare anche eventuali accompagnatori, delle attrezzature sanitarie necessarie e dell’accesso diretto al giardino esterno, poi sono stati previsti spazi comuni e spazi riservati dove confrontarsi con il personale medico e infermieristico. «L’Istituto di Agazzi della Congregazione dei Passionisti guarda con fiducia al prossimo futuro – aggiunge Padre Giovanni Battista Scarinci, Direttore Amministrativo dell’Istituto di Agazzi. – Il nostro impegno primario relativo alle persone con disabilità intellettiva e psichica sarà rivolto soprattutto al “dopo di noi”, ma da sempre ci siamo adeguati a dare risposte alle necessità del territorio, prendendoci cura, come da nostro carisma, dei più bisognosi e degli ultimi. La struttura di riabilitazione ha così ospitato per circa un anno il centro di cure intermedie per i malati di Covid19 e ora ci siamo resi disponibili nell’accogliere il servizio dell’hospice residenziale in sintonia con la Asl e con l’amministrazione comunale».