Ieri il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli ieri ha partecipato in qualità di delegato innovazione di Anci Toscana a Missione Italia – 2021/2026 il PNRR dei Comuni e delle Città, l’evento che Anci ha organizza a Roma presso il Centro Congressi La Nuvola, che ha visto la partecipazione di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali coinvolti nell’attuazione in Italia del piano Next Generation Eu. Vagnoli è intervenuto nella tavola rotonda aperta, tra gli altri, da
Lucia Volpe, Direttore Centrale per i Servizi Demografici del Ministero dell’Interno, Fabio Di Loreto, Program Officer ANPR del Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In particolare il Sindaco di Bibbiena ha parlato del percorso dei Comuni medio-piccoli verso la transizione digitale.
Vagnoli è partito dai numeri e dal fatto che su 7.900 comuni Italiani, 7.400 hanno meno di 20.000 abitanti, pari al 93.5% del totale e rappresentano 30.000.000 di cittadini.
Vagnoli commenta così il suo intervento a Roma: “Ho voluto far riflettere sul fatto che, visti anche i numeri, è arrivato il momento di prendere seriamente in considerazione i piccoli e medi comuni quando pensiamo alle politiche per i territori. Questo perché le differenze di organizzazione tra un comune grande, uno medio e uno piccolo sono
Abissali. Ho fatto l’esempio del responsabile IT che sicuramente è presente in comune grande, forse in uno medio, ma in uno piccolo è rarissimo trovarlo. Questo significa che nel migliore dei casi possiamo trovare un responsabile IT in gamba o un assessore particolarmente illuminato e allora riesci ad attivare nuovi servizi per i cittadini. Altrimenti no. In sostanza servono politiche che offrano a tutti tutti lo stesso livello perché altrimenti sul digitale e l’innovazione, se non sviluppiamo delle politiche di sussidiarietà efficaci, ci ritroveremo
un’Italia che va a diverse velocità, città grandi contro comuni piccoli e addirittura differenze tra comuni medi e piccoli. E’ pertanto necessario attivare da subito collaborazioni tra Ministeri, Regioni, Anci e comuni e agire per aree omogenee. Gli esperti PNRR con l’aiuto delle regioni devono coordinarsi e lavorare con i comuni perché tutti possano avere le stesse opportunità di sviluppo o rischiamo di allargare ancora di più e in modo più drammatico il divario digitale tra centro e periferia, un gap che però purtroppo si porta dietro lo sviluppo generale di un intero territorio”.
Il Sindaco conclude: “Ci saranno nuove opportunità sul digitale con il PNRR e questo è ottimo, ma se non operiamo per mettere in linea il piccolo comune con il grande avremo sempre un’Italia a più velocità e saranno vani comunque anche gli sforzi che stiamo facendo con lo stesso PNRR. Bibbiena in questo sta facendo passi avanti enormi, penso allo sportello Spid, al nuovo sito che consente al cittadino di svolgere molte funzioni senza spostarsi da casa compresi pagamenti ecc. Ma questo processo deve essere portato in modo equilibrato su tutto il territorio, sollecitando un processo e aiutando nella transizione digitale con le competenze necessarie e persone adeguatamente formate”.