Il Casentino ha un cuore di lana che continua a battere e a non dimenticare. È il Museo dell’Arte della Lana nel complesso del Lanificio di Stia, esempio di archeologia industriale che oggi è il centro di diffusione della cultura tessile di questa vallata. E che il 22 marzo inaugurerà la nuova gestione rappresentata dalla D’Appennino – Rete di Imprese alla quale aderiscono Cooperativa Betadue, Cooperativa Toscana d’Appennino D.r.e.a.m. Italia, Cooperativa OROS; Cooperativa In Quiete, Banca di credito Cooperativo di Anghiari e Stia, Cooperativa Connessioni.
Il lavoro è infatti l’architrave che sostiene la rete: “vogliamo dar vita a nuove modalità basate su condivisione, passione e creatività. La Rete rappresenta un soggetto capace e competente in grado di fornire servizi in campo turistico, culturale e ambientale, utili alla valorizzazione del territorio unendo competenze e risorse all’insegna di uno sviluppo turistico sostenibile. Nel caso del museo della lana, il nostro obiettivo sarà quindi anche quello di renderlo luogo di eventi e incontri”.
La D’Appennino ha ricevuto l’incarico di gestione dalla Fondazione Lombard, nata nel 2002 per volontà di Simonetta Lombard, ultima erede della famiglia proprietaria per oltre sessant’anni del Lanificio di Stia, per ricordare il padre Luigi.
L’evento di sabato 22 marzo sarà l’occasione per visitare il museo ma anche per conosce le attività e i corsi che vengono svolti all’interno del sito : laboratori rivolti ai bambini, corsi tessili in partenza ad aprile nello spazio Lab, interno al museo, e inoltre per la giornata inaugurale sarà possibile assistere a momenti di musica e parole dedicate alla memoria e ai canti di tradizione orale a cura di Riccardo Goretti con estratti del suo spettacolo “Annunziata detta Nancy” e Alessandra Aricò e il duo Elena de Renzio e Katia Lari di “ Nudavoce”
“Con l’occasione – conclude Maria Rosa Ferri – sarà presentata anche la gestione degli spazi eventi che si trovano all’interno del Lanificio e dove sarà possibile organizzare feste e attività. Una nuova gestione con la volontà della Fondazione di aumentare l’attrattività del museo rendendolo uno spazio animato e vivibile anche dalla cittadinanza come luogo di memoria e storia ma anche luogo di incontro”.
La giornata si concluderà con un aperitivo a cura di Tuttibuoni.