POPPI (AR). Il centro riabilitativo di Certomondo a Ponte a Poppi riprende la propria attività dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria. La struttura, fortemente voluta dal Comune di Poppi, è gestita dall’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi tramite convenzione con la Asl Toscana Sud Est e sarà nuovamente a disposizione dei pazienti casentinesi che potranno tornare a fare affidamento su ambienti all’avanguardia con l’unica vasca terapeutica nella vallata e con ambulatori dotati di tecnologie di ultima generazione. L’attività, dunque, arricchirà il Casentino di un importante servizio sanitario per la riabilitazione di persone con diverse problematiche neuro-muscolari.
«Questa apertura non è un punto di arrivo – commenta Carlo Toni, sindaco di Poppi, – ma un punto di partenza: la struttura è pronta, dunque ora occorre coinvolgere l’utenza a cui fornire questo importantissimo servizio».
Il centro di Certomondo trova il proprio elemento maggiormente caratterizzante nella presenza della vasca riabilitativa che, riscaldata e dotata di un sollevatore, permette l’utilizzo anche a persone con gravi deficit motori. L’acqua è infatti riconosciuta come un importante strumento per la riabilitazione ortopedica e neurologica e, di conseguenza, l’idrochinesiterapia (la fisioterapia in acqua) verrà prevista nei percorsi individuali di pazienti di tutte le età seguiti dalle competenze del personale del centro Arìa dell’Istituto di Agazzi diretto dalla dottoressa Alessandra Testa.
«Il nostro istituto – spiega il dottor Giorgio Apazzi, direttore sanitario dell’Istituto di Agazzi, – ha sempre continuato a porre le proprie competenze al servizio della vallata con i propri ambulatori nella struttura di Certomondo rivolti alle problematiche dell’età evolutiva. In sinergia con l’amministrazione comunale e con la Asl Toscana Sud Est, siamo felici di aver previsto un forte sforzo e un consistente investimento per tornare a riattivare anche il centro riabilitativo che fornirà un prezioso servizio a tanti pazienti casentinesi con patologie neuro-muscolari».
La possibilità di fare affidamento su questa struttura permetterà ai pazienti della vallata di ridurre gli spostamenti per la riabilitazione verso Arezzo o altre città, fornendo un importante servizio direttamente sul territorio. Il centro è convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale e, di conseguenza, l’accesso ai servizi potrà avvenire anche attraverso la collaborazione con la Asl Toscana Sud Est: le attività previste rientrano infatti nei “Percorsi 3” di medicina riabilitativa per disabilità complesse che sono prescrivibili dal medico specialista dell’azienda attraverso la stesura di un progetto individuale condiviso.
«L’impegno e l’intento comuni – conclude il dottor Evaristo Giglio, direttore della Zona Distretto Aretina, Casentino e Valtiberina, – sono di orientare i cittadini del Casentino ad utilizzare questo centro e la sua vasca che, dopo il periodo di chiusura e dopo il periodo Covid, torneranno a fornire utili percorsi specialistici di riabilitazione».