«Sono in contatto con il sindaco di Pratovecchio Stia che sta seguendo la questione della Rsa di Stia e con i rappresentanti dei lavoratori. Per certi aspetti sono già state individuate delle soluzioni che però al momento non garantiscono la continuità occupazionale di tutti gli operatori.
Dobbiamo monitorare attentamente l’evolversi della situazione sia in relazione alla soluzione individuata per la distribuzione degli ospiti in altre strutture sia nell’ottica della salvaguardia degli attuali livelli occupazionali. Le scelte sbagliate di alcuni non possono ricadere sui lavoratori e sui più fragili. Nell’affrontare i problemi del territorio dobbiamo essere uniti per questo abbiamo emendato e votato una mozione presentata dal consigliere Casucci».
Così il consigliere regionale del Partito Democratico Vincenzo Ceccarelli commentando la mozione, approvata dal Consiglio regionale, in merito alla situazione relativa alla chiusura della RSA di Stia gestita da Agorà e illustrando gli emendamenti proposti.
«La questione della cooperativa Agorà ricade su molte realtà locali ma a Stia si somma a quella della inadeguatezza della struttura. La Rsa di Stia forniva un servizio di assistenza essenziale per molte persone e per molte famiglie oltre a rappresentare anche un importante luogo di lavoro per la comunità locale. Questo servizio non può e non deve essere allontanato dal territorio – aggiunge Ceccarelli – Inoltre, se richiesto, la Giunta regionale dovrà attivare uno specifico tavolo di crisi finalizzato a favorire il reimpiego ed un’adeguata ricollocazione di tutti i dipendenti interessati».