La piscina comunale di Bibbiena si arricchisce di un nuovo e importante percorso che è quello che utilizza la TMA. Ce ne parla Gabriele Lumachi, Coordinatore regionale TMA: “Si tratta di una terapia che, usando l’acqua come attivatore emozionale, sensoriale, motorio, capace di spingere il soggetto con disturbi della comunicazione e autismo a una relazione significativa, permette di entrare in contatto con bambini che presentano difficoltà sociali.
La terapia, con 25 anni di esperienza e supportata da evidenze scientifiche, è indirizzata a bambini e non solo con disturbi della comunicazione, relazione, autismo e disturbi generalizzati dello sviluppo ad una relazione significativa. La TMA è multisistemica perché valuta ed interviene sui diversi sistemi funzionali del bambino, ossia sul sistema relazionale, cognitivo, comportamentale, emotivo, senso-motorio e motivazionale.
Le tecniche natatorie e le capacità acquisite durante l’intervento, vengono utilizzate come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici e attuare successivamente anche il fondamentale processo di socializzazione e integrazione con il gruppo dei pari”.
Gabriele e le operatrici della TMA seguono a Bibbiena ben 10 tra bambini e bambine. Gabriele a proposito della piscina di Bibbiena commenta: “Qui abbiamo trovato un’accoglienza calorosissima. Questo aspetto è fondamentale e non scontato. L’accoglienza di un gestore fa la differenza soprattutto nel rapporto con le famiglie che qui è ottimo”.
Il rapporto con le famiglie è privato e spesso si attiva la TMA su indicazione di altri professionisti come il neuropsichiatra. Altre volte sono gli stessi genitori che vogliono avviare i figli all’attività sportiva e chiedono un supporto di professionisti del settore per attuare anche un processo di socializzazione.
Gli operatori della TMA in provincia di Arezzo sono 27, due sono presenti ogni settimana presso la piscina comunale di Bibbiena che, in questo modo, si arricchisce di nuovi percorsi di valore.
A questo proposito il Sindaco Filippo Vagnoli, che si è recato nella struttura per conoscere Gabriele Lumachi e le operatrici TMA commenta: “Una struttura rinnovata e nuovi percorsi. Questo ci rende assolutamente orgogliosi di quello che con la collaborazione tra amministrazione e realtà associative si riesce a realizzare a favore dei bambini e di coloro che hanno bisogno di percorsi terapeutici innovativi la cui bontà e efficacia sono supportati da ricerche scientifiche accreditate. Ringrazio gli operatori e le operatrici della nostra piscina, Bibbiena nuoto e tutti gli esperti della TMA aretina che qui hanno trovato grande accoglienza e collaborazione”.
L’Assessore Frenos conclude: “Per il futuro pensiamo di poter attivare questo progetto anche per gli ospiti del nostro centro diurno che già frequentano la piscina di Bibbiena, i cui professionisti si sono dimostrati sempre aperti ad accogliere e portare avanti percorsi di integrazione che ci hanno dato grandi soddisfazioni oltre che evidenti risultati”.
Erika Corsetti, istruttrice e responsabile della piscina di Bibbiena che ha accolto il sindaco e l’assessore, introducendo il nuovo progetto TMA, commenta: “Siamo felici di poter ospitare e di aver attivato la terapia multisistemica in acqua anche nella nostra piscina. Questo percorso arricchirà i nostri percorsi interni e anche noi come professionisti. Adesso sono 10 i bambini seguiti, ma invitiamo le famiglie a chiederci informazioni perché siamo felici di poter ospitare coloro che hanno bisogno di un aiuto sul fronte della socializzazione e l’integrazione”.