In epoca di pandemia le feste paesane, le occasioni di socializzazione sono state tra le attività più penalizzate. Anche le associazioni coinvolte nel progetto FESTASAGGIA, hanno necessariamente dovuto interrompere o ridimensionare fortemente le loro attività. Il mondo del volontariato è tanto sorprendente e necessario quanto fragile e alcune realtà hanno sicuramente sofferto in maniera pesante questo fermo obbligato. Con la stagione primaverile ed estiva, per fortuna sembrano presentarsi di nuovo le condizioni favorevoli per una ripresa delle attività. Da un paese all’altro, in un ideale passaggio di testimone tra le diverse vallate dell’Appennino Tosco Romagnolo, si potrà quindi partecipare nuovamente alle festesagge. Tutte le associazioni impegnate nella realizzazione di feste ricadenti del territorio del Casentino (da Pratovecchio Stia a Subbiano e Capolona) e in quello dei comuni del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi potranno proporre la loro candidatura entro il 16 maggio compilando l’apposito modulo scaricabile da: www.ecomuseo.casentino.toscana.it/festasaggia.
“Torna finalmente Festasaggia, tornano gli eventi, le occasioni di convivialità e di festa – ha dichiarato la presidente dell’Unione dei Comuni Eleonora Ducci – c’è un grande lavoro delle associazioni che si stanno organizzando per tornare con un ventaglio di proposte che abbracceranno il territorio, da Pratovecchio Stia a Talla. C’è voglia di scendere di nuovo in piazza, di stare insieme e di valorizzare le nostre tradizioni”. Festasaggia, sperimentato da alcuni anni dall’Ecomuseo del Casentino – Unione dei Comuni Montani del Casentino, nella prima Valle dell’Arno, ricordiamo che ha allargato il suo areale, dal 2015, a tutti i comuni del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi nell’ambito del progetto Oltreterra, iniziativa locale interna a “L’Appennino che verrà – Stati Generali delle Comunità degli Appennini”.
Altri soggetti irrinunciabili per la riuscita dell’iniziativa sono proprio le condotte slowfood dei diversi territori. La Condotta Slow Food Casentino, in particolare, in accordo con Slow Food Toscana, ha concordato di portare l’esperienza dei Festasaggia nel contesto di Terramadre quale momento qualificante di valorizzazione del territorio attraverso il concorso dei diversi produttori. Il progetto, vale la pena ricordarlo, ha come finalità principale quella di supportare un percorso di qualificazione, valorizzazione e promozione delle feste paesane, concepite quali importanti momenti di socializzazione e di accoglienza, stimolando atteggiamenti di sensibilità ecologica e di riscoperta e salvaguardia dei valori e dei prodotti del territorio. In particolare sono promosse e sostenute le iniziative che privilegiano i seguenti aspetti:
• Valorizzazione del patrimonio culturale locale.
• Utilizzo di prodotti del territorio e celebrazione di piatti tipici locali.
• Modalità virtuose di riduzione, riciclo e smaltimento dei rifiuti.
Un riconoscimento alle associazioni virtuose, quindi, e nel contempo un processo partecipato che impegna i vari aderenti verso sempre nuovi obiettivi di qualità.
Tra gli altri obiettivi del progetto:
• Valorizzare e qualificare il lavoro del volontariato riscoprendo al contempo il senso comunitario della festa ed il valore dell’accoglienza.
• Realizzare azioni di promozione coordinata delle feste al fine di migliorarne la riconoscibilità e guidare i fruitori.
• Promuovere momenti di scambio e confronto tra le varie manifestazioni (intorno a piatti, prodotti e sapienze).
• Stimolare patti ed accordi tra i produttori locali e le feste per la conoscenza e la promozione della produzione locale (piccoli produttori, coltivazioni biologiche…)