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Una questione di lesa maestà

di Stefano Pezzola

Prima è stato il turno di Massimo Cacciari, filosofo e ex sindaco di Venezia, e di Giorgio Agamben, filosofo ed accademico, rei confessi – a piu’ riprese – di aver scritto che la discriminazione attraverso il green pass di una categoria di persone, che diventano automaticamente cittadini di serie B, è di per sé un fatto gravissimo,

Poi è arrivato il momento di Luc Montagnier, medico e premio Nobel, retrocesso a rincoglionito.

A seguire Alessandro Barbero, storico e scrittore e Stefano Montanari, scienziato e divulgatore, rei confessi di considerare il green pass discriminatorio e non uno strumento di tutela della salute pubblica.

Ed ancora Luciano Canfora, filosofo e storico, reo confesso di aver scritto che il green pass è un attentato allo stato di diritto.

Infine è arrivato il turno di Carlo Freccero, giornalista e autore televisivo, anch’egli reo confesso di aver dichiarato che il green pass è l’embrione di una futura tessera digitale a cui mira il Grande Reset.

Apriti Cielo!

Vai a sapere che cosa gli è preso tutto d’un tratto a questi filosofi, accademici, pensatori e scienziati?

Personalità che si sono sempre mostrate incline ad un lucido realismo politico che improvvisamente – a parere dei maggiori quotidiani nazionali – confondono in modo grave la tutela della salute pubblica con le limitazioni della libertà.

Prendiamone atto, non è piu’ possibile trovare le parole per esprimere lo smarrimento che proviamo in questa sospensione del tempo attraversata da vertiginosi e pericoli cambiamenti.

Dobbiamo adeguarci alla narrazione dominante oppure stare zitti e muti, e prendiamo a prestito il titolo di una canzone dei Maneskin.

Ma chi non ha compreso che il vaccino si è trasformato in una sorta di simbolo politico-religioso, o è un ingenuo o un mentitore seriale, soprattutto a se stesso.

Eppure la Gazzetta Ufficiale del Parlamento europeo del 15 giugno 2021 lo afferma con chiarezza: “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, anche di quelle che hanno scelto di non essere vaccinate”.

E come potrebbe essere altrimenti?

Il vaccinato non solo può contagiare, ma può ammalarsi e finire in Ospedale.

C’è un limite a tutto.

Le tesi espresse da Cacciari, Agamen, Montagnier, Barbero, Montanari, Canfora e Freccero – e molti altri ancora – , esigono di non essere ridicolizzate bensì di essere ragionate e se del caso rifiutate con argomenti, deduzioni e controdeduzioni.

E’ un discorso, il loro, che concerne la libertà e deve essere ascoltato.

Perché il loro unico delitto è la lesa maestà al green pass, il lasciapassare benedetto.

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