martedì, Dicembre 16, 2025

Festa del solstizio d’inverno: le iniziative al Planetario del parco delle Foreste Casentinesi

I PIU' LETTI

Per gli antichi osservatori del cielo la posizione del sole al suo sorgere o al suo tramontare, oppure la misura della sua altezza al meridiano lungo la linea dell’orizzonte, a sud, nei vari periodi dell’anno, erano i mezzi più semplici e diretti per descrivere il trascorrere del tempo. I primi calendari si basano appunto sul movimento apparente, giornaliero e annuale, del sole sulla volta celeste.

Gli equinozi e i solstizi rappresentavano momenti estremamente importanti per la vita sociale e religiosa di molte antiche popolazioni. In particolare, per i popoli del Nord Europa, il solstizio d’inverno segna l’inizio della conta dei giorni, fa quindi partire lo scorrere del calendario.

Il solstizio d’inverno, momento in cui si ha la massima disparità tra durata del dì e della notte, a favore di quest’ultima, rappresentava, per le popolazioni che abitavano a latitudini elevate, la fine della cattiva stagione: dal giorno successivo il sole sarebbe rimasto sempre più in cielo a illuminare e scaldare l’ambiente circostante. L’importanza della determinazione del solstizio invernale per tali popoli è chiaramente dimostrata dalla costruzione, in vari luoghi, di manufatti, talvolta imponenti: veri e propri osservatori astronomici.

Del solstizio invernale, e più in generale del moto apparente del sole sulla volta celeste e del cielo di Natale, si parlerà, presso il Planetario del Parco di Stia, domenica 18 dicembre.

Alle 11 (partecipazione gratuita, prenotazione obbligatoria) si tratterà, aspettando il passaggio del sole nella meridiana in camera oscura, del solstizio d’inverno nelle antiche culture.

La giornata prevede la registrazione del transito sulla meridiana del disco solare, che dovrebbe avvenire intorno alle 11, 56 + 12 minuti: alle 12, 08 circa. Quindi, prima di osservare il passaggio, verrà illustrato ai presenti, sotto la cupola del Planetario, il moto apparente del sole durante l’anno.

Se la giornata lo permetterà, poi verrà osservata la nostra stella al telescopio, per rilevare regioni attive ed eventuali macchie (solari) presenti. In caso di tempo avverso proseguirà la visita all’interno della struttura. Alle 16 si potrà partecipare al “Laboratorio… stellare”, attività per bambini a tema astronomico (costo di partecipazione: cinque euro).

La prenotazione alle attività è obbligatoria: prenotazioni@orostoscana.it – 0575.503029 – 370.1579443 (solo whatsapp).

ULTIM'ORA

Un patto di gemellaggio tra Chiusi della Verna e Badia Tedalda

Un patto di gemellaggio tra i Comuni di Chiusi della Verna e Badia Tedalda. I sindaci Giampaolo Tellini e Alberto Santucci hanno sottoscritto una simbolica unione di intenti tra i due borghi finalizzata a promuovere la collaborazione, il dialogo e lo sviluppo turistico dei rispettivi territori, rafforzando i legami tra le comunità per la valorizzazione […]

More Articles Like This