sabato, Novembre 2, 2024

Don Alvaro Bardelli: “oggi siamo risorti in Cristo”

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Nei pressi di questo ANTICO POZZO i Cristiani di Arezzo edificarono la loro CHIESA BATTESIMALE e da questa sorgente PER SECOLI ATTINSERO l’acqua che nel sacramento dona LA VITA ETERNA“.
Nella navata sinistra della Pieve di Santa Maria di Arezzo si trova un antichissimo un pozzo.
Sotto la grata della pavimentazione, all’interno di una nicchia posta sotto un arco, c’è appunto l’apertura del pozzo scavato nella roccia.
Oggi, giorno di Pasqua, di fronte ad una Pieve gremita di fedeli e pellegrini, Don Alvaro Bardelli, ha ripresentato l’antica usanza di attingere a questa fonte rinnovando le promessa battesimale.
L’acqua della fonte, benedetta e purificata con il sale, è stata raccolta con una mezzina, calata nella profondità del pozzo per riempirsi d’acqua utilizzata nell’aspersorio.

Sono risorto, o Padre, e sono sempre con Te. Alleluia. Hai posto su di me la tua mano. Alleluia. E’ stupenda per la Tua saggetta. Alleluia, alleluia” ha esordito don Alvaro Bardelli.
Sarà questa la Pasqua in cui la riflessione delle nostre comunità riuscirà a scoprire che i passi della giustizia e della pace sono le stimmate del Risorto?
Sarà questo il tempo in cui comprenderemo che dove il povero comincia a vivere, dove il povero comincia a liberarsi, dove gli uomini e le donne sono capaci di sedersi attorno ad una tavola comune per condividere ciò che sono e ciò che hanno, lì Dio è presente?
Tutto questo sarà possibile nella misura in cui andremo oltre le nostre paure, oltre perfino la paura della morte, imparando a vivere ogni giorno fidandoci di un Amore immenso, divino, capace di far tornare sui propri passi anche la morte.
Si, perché qualunque sia la notte che viviamo non sarà la fine.
Il Signore è Risorto e con Lui la storia ricomincia sempre, ogni giorno, ogni attimo.
Oggi siamo risorti in Cristo” ha ricordato ai fedeli il parroco della Pieve di Santa Maria della Pieve.

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro.
Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro.
Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti“.
La Pasqua è una possibilità di gioia e di speranza autentica in quanto Gesù vincendo la morte e il peccato offre la salvezza, redendo l’umanità intera ed illuminando con la sua luce tutto il mondo.
Cristo è vera luce che illumina ogni uomo.
Dobbiamo lasciarci avvolgere dalla sua luce aprendo la strada ad opere buone e nel cammino insieme ai fratelli così da diventare un itinerario più profondo nella fede coinvolgendo il nostro essere nella pienezza della gioia con l’ incontro di Cristo risorto.

Proteggi sempre la Tua Chiesa, Dio Onnipotente, con l’inesauribile forza del Tuo Amore, perché, rinnovata dai sacramenti pasquali, giunga alla gloria della risurrezione” ha concluso don Alvaro Bardelli per poi procedere con la benedizione delle uova.
Tantissimi fedeli e tantissimi bambini e giovani ai quali, al termine della Celebrazione Eucaristica, è stata riservata una sorpresa da Suor Maria Maddalena, Suor Giustina e Suor Maria Noemi.
Piccole uova di cioccolata da scoprire e trovare, come archeologi biblici, all’interno della bellissima Pieve di Santa Maria.
Oggi è davvero un giorno gioioso, nel quale ci si scambia gli auguri, si prega e si canta e siamo tutti felici perché c’è la speranza di una vita che rinasce.
Le famiglie si riuniscono per il pranzo.
Oggi siamo davvero risorti in Cristo!

 

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