venerdì, Novembre 22, 2024

Dal 22 al 28 maggio nelle Foreste casentinesi la “Settimana delle orchidee selvatiche”

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Particolarmente densa sarà per il parco nazionale delle Foreste casentinesi la settimana che contiene la Giornata europea dei parchi, che ricorda l’istituzione del primo in Europa, in Svezia, nel 1909. I giorni delle orchidee selvatiche, “emergenza” naturalistica di questo periodo dell’anno, si accompagneranno alle uscite delle università di Roma e di Torino nel Parco nazionale e alla chiusura con il concerto della Toy piano orchestra di Milano, all’interno di “Naturalmente pianoforte”.

Perché dedicare un ciclo di iniziative alle orchidee selvatiche del Parco? Questo gruppo floristico è di particolare bellezza e spiccato è l’interesse che suscita negli appassionati di natura e di aree protette. Inoltre si presenta come un potente strumento per lo studio delle dinamiche naturali in atto, tanto che può essere utilizzate come indicatore della qualità e dello stato di salute di un habitat. Anche per questi motivi è adatto ad essere utilizzato per attività divulgative condivise di “citizen science”, ovvero di “scienza partecipata”. Il coinvolgimento della cittadinanza e degli appassionati del settore, anche grazie alle nuove tecnologie ed ai social media, è stato indispensabile per la realizzazione dell’Atlante delle orchidee del Parco, che verrà illustrato negli appuntamenti dedicati della “Settimana”.

Il primo è mercoledi 24 maggio alle 20,45 presso “la Cocla” – Centro di educazione alla sostenibilità “Scuola parchi Romagna-Pietro Zangheri” a Forlì. Il 25 maggio, giovedì – sempre alle 20,45 –  il volume verrà presentato presso il Museo archeologico del Casentino “Piero Albertoni” a Bibbiena (AR). Domenica 28 maggio, a partire dalle 10 a Santa Sofia e Corniolo, sul crinale romagnolo, ci sarà l’iniziativa: “Le orchidee spontanee del Parco nazionale”, una giornata dedicata a questi fiori misteriosi, dalle forme suggestive e dai colori brillanti. Alle 10, al centro visite di Santa Sofia (FC) si svolgerà una piccola lezione introduttiva. Ci si sposterà alle 15 al giardino botanico di Valbonella (Corniolo di Santa Sofia)) per fare osservazioni dal vivo.

La prenotazione è obbligatoria al numero 0543.917912 (mail: giardinovalbonella@gmail.com). Informazioni possono essere richieste presso l’ufficio turistico di Pratovecchio  (0575. 503029; promozione@parcoforestecasentinesi.it) o quello di Santa Sofia (0543.971375; ufficiopromozione@parcoforestecasentinesi.it). Gli eventi vedranno la partecipazione di Antonio Pica e Paolo Laghi, autori del volume.

Orchis morio (Bardi Federica)

Dal 22 al 27 maggio il Parco ospiterà anche il master universitario di II livello dell’università la Sapienza (Roma) “Capitale naturale e aree protette. pianificazione, progettazione, gestione” (CNAAPP), con circa dieci studenti che alloggeranno a Montanino di Camaldoli e faranno lezione “sul campo”. Il prof. Renzo Motta, del corso di laurea in Scienze Forestali dell’università di Torino, porterà i suoi studenti a Capaccio di Santa Sofia. Il 24 saranno alla Lama, cuore naturale del Parco, dove i due gruppi si incontreranno per un momento di condivisione e scambio di vedute sulla gestione forestale.

Gran chiusura il 27 maggio, a Pratovecchio (AR), con la Toy piano (pianoforti “giocattolo”) orchestra di Milano, che ha goduto della prestigiosa collaborazione di Michael Nyman: trenta giovanissimi pianisti che visiteranno il Parco e che sarà possibile vedere alle prese con particolari strumenti caratterizzati da un timbro unico, risultato di una meccanica in cui i martelletti, azionati dai tasti, colpiscono lame metalliche vibranti. Si esibiranno alle 10 in un programma dedicato alla musica contemporanea nella “Piazzetta rossa”, accanto alla sede del Parco.

“Sarà una settimana importante per confrontarci sul valore della tutela, della conservazione e del rapporto inscindibile tra la dimensione naturale e quella culturale. Il programma del nostro Parco, baricentrico rispetto al sistema delle aree protette italiano, viene ad assumere un particolare significato alla luce del ruolo che sono stato chiamato a svolgere a livello centrale, alla guida dell’associazione che le rappresenta. Il Parco non può sottrarsi a fungere da riferimento nell’interlocuzione con i portatori di interesse e e le istituzioni politiche nazionali che sono investite delle sfide ambientali improrogabili di questi anni”. Luca Santini, presidente del parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna e di “Federparchi”.

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