Una sinergia tra musei, spazi espositivi e centri di documentazione del Casentino per valorizzare il patrimonio culturale e storico della vallata, trasformandolo in una risorsa per il futuro.
Il progetto ha unito l’EcoMuseo del Casentino promosso dall’Unione dei Comuni Montani del Casentino, il Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni” promosso dal Comune di Bibbiena e il Museo dell’Arte della Lana di Stia promosso dalla Fondazione Simonetta e Luigi Lombard, che hanno unito le rispettive forze nella costituzione di un nuovo sistema museale territoriale, denominato MEC – Musei ed Ecomusei del Casentino, riconosciuto e sostenuto dalla Regione Toscana.
Questo percorso congiunto è finalizzato a creare una rete per stimolare lo sviluppo di azioni condivise e la cooperazione tra realtà d’eccellenza attive sullo stesso territorio, con l’obiettivo di rafforzare l’identità locale, di generare impatti occupazionali, di sostenere i flussi turistici, di potenziare la didattica rivolta alle giovani generazioni e di superare le barriere fisiche e culturali alla fruizione delle proposte museali.
Il primo step del MEC ha trovato concretizzazione in un’attività di promozione e conoscenza delle tre realtà coinvolte attraverso la realizzazione del portale www.musei-ecomusei-casentino.it e dei relativi social che diventeranno una vetrina virtuale e interattiva per raccontare storie, eventi e percorsi di questo nuovo sistema museale.
Questo percorso digitale permetterà infatti di facilitare l’accesso alle informazioni, di veicolare attività e progetti, di stimolare una fruizione inclusiva dei luoghi della cultura e di valorizzare le specificità di ciascun museo all’interno di una visione comune e integrata, con l’ambizione di coinvolgere un pubblico sempre più ampio a livello locale e internazionale.
La stagione estiva diventerà ora l’occasione per condividere un programma di eventi diffusi nell’intera vallata, mentre con la ripresa dell’anno scolastico saranno attivati laboratori e percorsi didattici per le scuole per trasmettere agli alunni il valore della memoria, della custodia delle tradizioni e del senso di appartenenza.
Tutto questo, partendo da tre realtà distintive del Casentino:
la rete ecomuseale con la sua ramificazione tra le “antenne” diffuse per esplorare il rapporto tra uomo e ambiente, il Museo Archeologico di Bibbiena con i suoi reperti che raccontano la storia più antica della vallata dalla preistoria alla tarda età romana, e il Museo dell’Arte della Lana, capofila del progetto nel primo triennio, con la sua archeologia industriale che restituisce memoria e voce a uno dei centri tessili più importanti del novecento.
“Con il MEC”, spiegano i soggetti promotori, “il Casentino rilancia la propria vocazione culturale con uno sguardo contemporaneo, capace di coniugare memoria, sviluppo e comunità.
Si tratta di un progetto sinergico che pone le basi per una nuova visione di cooperazione culturale orientata a conservare e valorizzare il patrimonio storico, ambientale e produttivo della vallata attraverso un sistema integrato, inclusivo e partecipato, secondo principi condivisi di accessibilità, sostenibilità e coinvolgimento delle comunità locali.
La volontà è di guardare al futuro con la rinnovata missione di rendere musei ed ecomusei sempre più come luoghi vivi dedicati all’educazione, alla ricerca e al rafforzamento del senso di appartenenza”.