venerdì, Novembre 22, 2024

“Vivere e morire in trincea”: doppia presentazione del libro di Marcello Caremani

I PIU' LETTI

Malattie, medicina e pandemia durante la Prima Guerra Mondiale. Questi temi saranno trattati dal dottor Marcello Caremani in occasione di una duplice presentazione del suo ultimo libro “Vivere e morire in trincea” in programma sabato 21 maggio a Bibbiena e domenica 22 maggio a Monte San Savino, quando verranno proposti due dibattiti a partecipazione libera e gratuita dove la storicità del conflitto verrà trattata con un inedito taglio medico-sanitario. L’opera si sviluppa infatti attraverso un’indagine volta a portare alla luce le difficoltà e le sofferenze vissute dai soldati nelle trincee durante la Prima Guerra Mondiale in cui contrassero molte malattie, alcune conosciute e altre mai viste, illustrate attraverso le ricerche e le conoscenze di Caremani (già direttore dell’Unità Operativa di Malattie infettive e del Dipartimento di Medicina specialistica dell’ospedale San Donato).

Il primo appuntamento, promosso dall’associazione culturale Milleforme, sarà alle 18.00 del 21 maggio nella sala del Consiglio Comunale di Bibbiena: la serata, moderata dal giornalista Francesco Caremani che ha contribuito alla stesura del saggio, si svilupperà attraverso un dialogo tra l’autore e il ricercatore e storico delle due guerre mondiali Michele Bianchini. Il giorno successivo, alle 17.00, “Vivere e morire in trincea” sarà presentato nella sala conferenze del Cassero di Monte San Savino all’interno di un evento promosso dalla sezione locale della ANCR – Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. L’incontro sarà aperto dai saluti del presidente della ANCR Lino Rossi e del sindaco Margherita Gilda Scarpellini, poi la vicepresidente della ANCR Caterina Testi introdurrà la relazione di Caremani in cui saranno illustrate le sofferenze patite dai soldati durante la Grande Guerra e il difficile lavoro del personale sanitario a causa di patologie originate dalle cattive condizioni di vita e dall’assenza di igiene personale con il pullulare di parassiti e topi.

Il libro propone infatti una dettagliata ricostruzione sulla nascita e diffusione di nuovi virus causata anche dall’assembramento nelle trincee dove i morbi dilagavano colpendo e uccidendo centinaia di soldati, come nei casi più diffusi di tifo petecchiale o colera. Un particolare focus sarà orientato anche verso patologie meno conosciute ma distintive di questa guerra quali il piede da trincea e lo Shell Shock (o “Scemo di guerra”). «Ringrazio gli organizzatori di entrambi gli appuntamenti in calendario – commenta Caremani, – dove sarà proposto un percorso storico e sanitario fino alla Prima Guerra Mondiale. “Vivere e morire in trincea”, pur nella sua durezza e crudezza, è animato da un parallelo messaggio di speranza e da un’interessante riflessione su come i grandi drammi della storia siano stati spesso un’occasione per un ulteriore progresso: le patologie emerse durante il conflitto, infatti, sono state un incentivo per la ricerca medico-sanitaria che permise, in quegli anni, di arrivare a fondamentali scoperte quali la prima vera medicazione antibatterica o la tintura di iodio».

ULTIM'ORA

Aumenta la popolazione giovane nel comune di Bibbiena

Nel 2019 a Bibbiena i giovani tra i 20 e i 34 anni erano 1800, mentre nel 2023 sempre sulla stessa fascia di età i giovani sono aumentati di 46 unità arrivando a 1846. “Un dato in controtendenza rispetto ai dati che riguardano molte aree interne italiane e lo stesso Sud Italia, nel quale si sta assistendo a un fenomeno migratorio anche interno di grande dimensioni proprio riguardante le persone più giovani”, commenta il Sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli che cerca di dare anche una sua spiegazione alla via di Bibbiena verso un sostegno alle giovani generazioni a rimanere e […]

More Articles Like This