venerdì, Novembre 22, 2024

Crisi del lanificio di Soci: il sindaco Vagnoli scrive al presidente della Regione

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Il Sindaco di Bibbiena ha inviato una lettera al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all’assessore all’artigianato Marras in riferimento alla crisi che sta attraversando il lanificio di Soci. Così facendo il primo cittadino di Bibbiena ha voluto lanciare un allarme sulle conseguenze che una soluzione negativa della crisi avrebbe su un gruppo di lavoratori altamente specializzati e sulle loro famiglie e parimenti su un simbolo importante del territorio casentinese.

Ciò che Vagnoli chiede alla Regione è un intervento immediato per garantire ai lavoratori i loro diritti, ma anche la filiera di quello che ha rappresentato la base della nostra storia locale e non solo.

Il Sindaco commenta: “I posti di lavoro, le persone al primo posto. Al di là della elevata complessità del quadro societario e dei procedimenti liquidatori in corso, quello che è fondamentale salvare sono i lavoratori. Ma oltre loro c’è un prodotto che è base portante della nostra memoria. L’arte laniera, ricordiamolo, ha dato impulso al Rinascimento e per il Casentino questo panno rustico rappresenta le radici.  Spero pertanto che i vertici della Regione possano intervenire quanto prima per risolvere una situazione che, al di là di ogni retorica, farebbe perdere al Casentino e alla Toscana una parte importante della sua storia passata e recente”.

Il Sindaco conclude: “Come amministrazione stiamo seguendo la situazione da vicino, abbiamo partecipato attivamente al tavolo prefettizio e continueremo a seguire da vicino la vicenda. Voglio però aggiungere che a differenza di quanto auspica qualche politico e sigla sindacale, non vediamo positivamente il possibile “farsi indietro” di un importante investitore locale che, al contrario, pensiamo possa portare grande valore sia al sito industriale di Soci che alla continuazione della storia del Panno stesso. Auspichiamo quindi che l’importante investitore locale continui ad essere presente poiché può portare solo risvolti positivi al paese di Soci e al lanificio”.

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