Tornano le giornate “Zero Spreco” al polo di recupero totale di San Zeno. Protagonisti assoluti 700 studenti che il 18 e il 19 maggio hanno visitato non solo il polo impiantistico per conoscere il percorso di recupero e produzione di energia a cui sono sottoposti i rifiuti urbani, ma anche per partecipare ai corsi organizzati da “Zero Spreco Edu”, progetto che lavora con le scuole di ogni grado per sensibilizzare e diffondere tra le nuove generazioni la pratica della salute alimentare, il rispetto dell’ambiente, il risparmio energetico. L’obiettivo è imparare divertendosi con corsi di cucina, musica, teatro e tanti laboratori per impegnarsi a non sprecare le risorse naturali del pianeta. Iniziative che negli anni hanno visto la partecipazione già di migliaia di bambini e ragazzi, e coinvolto famiglie, scuole, associazioni di tutto il territorio.
Questa volta gli ospiti d’onore sono stati gli studenti delle scuole primarie di primo e secondo grado dell’Istituto Comprensivo Cesalpino di Arezzo e dell’Istituto Paritario Sacro Cuore di Roma.
“Abbiamo deciso di venire ad Arezzo da Roma per far conoscere ai ragazzi una realtà diversa, quella di un territorio che ha un termovalorizzatore – ha detto Francesca Piegari prof.ssa dell’Istituto Paritario Sacro Cuore di Roma. Non avendo ancora a Roma un impianto di recupero come questo, volevamo mostrarne uno ai ragazzi, far capire loro cos’è, come funziona, la sua utilità, come agisce all’interno di un territorio, come poi viene recepito dai cittadini. Le attività organizzate Zero Spreco si inseriscono in questo contesto perché l’utilità del termovalorizzatore si unisce a quello che cerchiamo di trasmette ai ragazzi, cioè ad uno stile di vita più sostenibile, ad un lavoro volto a preservare il pianeta in tutti i modi e in questo contesto il problema dei rifiuti è oggettivamente una questione enorme. A Roma tutti, dai più piccoli ai più grandi, percepiscono la difficoltà del trattamento dei rifiuti, quindi è importante far vedere ai ragazzi quali sono le opzioni utili per lo smaltimento partendo sempre dall’educazione allo ZERO SPRECO, al cercare di generare pochi rifiuti”.
“Il nostro istituto ha partecipato con 28 classi delle scuole primarie, con il plesso Leonardo Bruni, il Plesso Gamurrini e il Plesso Pio Borri per un totale di 601 studenti – ha detto Sandra Guidelli dirigente scolastico istituto comprensivo Cesalpino di Arezzo. Ringrazio Aisa Impianti per questa bella sinergia che si è formata con il nostro istituto. Direi che si è creata quasi una complicità che è servita a coronare anche tutti i laboratori e le attività quotidiane che vengono fatte all’interno della scuola per raggiunge i goal previsti dall’agenda 2030. Questa sinergia serve proprio per produrre un consumo consapevole partendo dalla pratica, per creare uno stile di vita e guardare anche al mondo con occhi diversi, guardare alle piccole cose come a delle risorse: non più degli oggetti di consumo uso e getta ma da trasformare. Inoltre la creatività sta alla base del percorso educativo dei nostri ragazzi per cui ben venga questa partecipazione, anzi, io direi che è un lavoro certosino e quotidiano che la scuola fa che, unito al lavoro di Aisa Impianti, è uno sguardo di speranza verso il futuro per la cura dell’ambiente.”
“Siamo orgogliosi che si possa far conoscere questa realtà produttiva e di tutela ambientale non solo nel nostro territorio aretino ma anche all’esterno – ha detto Marzio Lasagni Direttore Generale di Aisa Impianti – questo significa che il nostro progetto ZERO SPRECO ha funzionato, cioè che siamo riusciti finalmente ad esportare il messaggio dell’importanza della sostenibilità ambientale non solo sul nostro territorio ma anche fuori e oggi siamo felici di avere, oltre ai 600 ragazzi dell’Istituto Cisalpino, anche 100 ragazzi di una scuola di Roma. Ringrazio tantissimo queste scuole che ci sostengono portando i loro ragazzi e noi siamo felici di queste giornate piene della vivacità che sanno portare solo i ragazzi quando sono interessati e contenti di vedere qualcosa di nuovo”.