martedì, Luglio 22, 2025

Bibbiena: Tensioni su politiche Sociali nell’ultimo consiglio comunale

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Martedì 1 luglio si è tenuto il Consiglio Comunale di Bibbiena. Tra le numerose interrogazioni presentate da Lista di Comunità, una in particolare ha dimostrato, ancora una volta, che le politiche sociali non sono una priorità per questa Amministrazione.

La Consigliera Marta Mancianti ha interrogato l’Assessore Frenos, chiedendo spiegazioni sulle tante questioni ancora aperte e di cui Lista di Comunità si è fatta portavoce fin dall’insediamento:

la mancata riapertura del Centro Diurno per persone con disabilità (link all’art), l’assenza di servizi per gli anziani non autosufficienti affetti da Alzheimer, e soprattutto quello che, giorno per giorno, si sta dimostrando una delle problematiche più urgenti:

la drammatica carenza di organico del personale dell’Ufficio Sociale, che non consente una reale presa in carico dei bisogni espressi dai cittadini e dalle cittadine di Bibbiena.

Va precisato: le nostre critiche non sono rivolte al personale, che anzi sta cercando con grande professionalità e dedizione di sopperire alle mancanze dell’Amministrazione.

La Consigliera Mancianti lo ha ribadito chiaramente, prima di incalzare la Giunta facendo riferimento anche alle interrogazioni precedenti, sia scritte che discusse in aula, a partire da quella del novembre 2024.

Già da mesi infatti si ricorda all’Assessore che siamo drammaticamente sotto il livello essenziale delle prestazioni stabilito dalla normativa, che prevede un’assistente sociale ogni 4.000 abitanti, e che a causa dell’eterna lotta di rimpalli di responsabilità che questa Amministrazione porta avanti con l’Unione dei Comuni non solo non si raggiunge il LEP in questione, ma si lascia un’unica assistente sociale a gestire un carico insostenibile con forte rischio di burn out.

La Consigliera Mancianti fa presente inoltre che nel momento in cui ci si candida a sostituire l’Unione dei Comuni come ente capofila dell’Ambito Territoriale Sociale del Casentino, come il Comune di Bibbiena ha tentato di fare nel luglio dell’anno scorso (ricevendo un sonoro rifiuto da parte degli altri Comuni), bisogna avere una struttura idonea a livello di personale e di competenze da un punto di vista politico, requisiti che l’Amministrazione ha dimostrato ampiamente di non avere.

Il confronto con l’Assessore Frenos, seppur su toni accesi e con risposte come sempre molto vaghe vaghe, è rimasto sul merito, riconoscendo da parte sua non solo che gli attacchi della Consigliera erano rivolti esclusivamente alla Giunta e non al personale del Comune, ma anche accogliendo la proposta di convocare una Commissione dedicata al tema. Un’apertura che, come opposizione, accogliamo positivamente.

Questa civiltà di toni e questo confronto rispettoso, nonostante la tensione, probabilmente però hanno spinto direttamente il Sindaco a prendere la parola, perché evidentemente quando non si è in grado di rispondere sui contenuti è inevitabile scagliarsi attaccando personalmente chi sta all’opposizione.

 Il Sindaco quindi, in un estremo tentativo di arrampicarsi sugli specchi, ha accusato la Consigliera di “strumentalizzare situazioni personali” di alcuni dipendenti dell’Ufficio Sociale per fare attacchi politici, “perché non avete mai parlato di sociale e proprio adesso venite a fare le interrogazioni.

Un’affermazione smentita dai fatti che già la dice tutta sul personaggio: le politiche sociali sono infatti da sempre un pilastro del nostro programma e del nostro impegno in Consiglio. Ma forse il Sindaco in quelle occasioni era distratto, chissà.

Il Sindaco Vagnoli infatti, nonostante ormai da tempo immemore amministri il Comune di Bibbiena, prima come assessore e poi come Sindaco, evidentemente non è ancora in grado di cogliere le sfumature di un linguaggio tecnico riferito all’area del sociale, per cui se si parla di “presa in carico dei bisogni” è chiaro che ci si riferisce al ruolo dell’assistente sociale e non a quello di altri dipendenti, ma anche questo è un chiaro esempio di quali siano le sue priorità amministrative.

Ed essendosi ormai lanciato in questa dissertazione sulle politiche sociali del Comune di Bibbiena, mentre la Consigliera Mancianti tentava invano di poter prendere la parola per rispondergli, il Sindaco ha continuato ad inveire, sostenendo che se qualcosa non funziona la responsabilità è tutta dell’Unione dei Comuni, che il Comune di Bibbiena fa tutto benissimo (utilizzando come sempre il progetto della Lira di Bibbiena, fiore all’occhiello dell’Amministrazione e che come opposizione abbiamo più volte ripetuto essere un progetto di sostegno al commercio e non certo ai cittadini fragili).

Non sono mancati infine attacchi personali, con allusioni inopportune alla situazione economica della Consigliera Mancianti, cui non intendiamo rispondere perché francamente certe esternazioni rasentano il ridicolo.

Quello su cui la Consigliera Mancianti avrebbe invece  voluto rispondere, impossibilitata a farlo perché il Presidente del Consiglio Comunale (figura che ricordiamo dovrebbe essere super partes) le ha tolto la parola passando all’ordine del giorno successivo, è che nel momento in cui si lanciano accuse molto gravi all’Unione dei Comuni, tra cui ritardi di 15 o 16 anni nelle rendicontazioni da effettuare oltre che mancanze nello svolgimento dei servizi, queste dovrebbero essere dimostrate, altrimenti il tutto si riduce ad un vuoto chiacchiericcio per sollevarsi dalle responsabilità di questa Amministrazione, che non riesce mai a rispondere sui contenuti senza addossare le colpe a qualcun altro.

E di fronte alla domanda posta da un Sindaco urlante “quindi mi volete dire che il sociale a Bibbiena non è amministrato bene?!”, ancora una volta ci sentiamo di dire con ragione che no, purtroppo, le politiche sociali non sono una priorità per l’Amministrazione di Bibbiena.

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