Le sue caratteristiche sono quelle di un’abitazione con un’organizzazione che garantisce agli ospiti gli spazi e i ritmi della normale vita quotidiana ai quali si aggiungono spazi dedicati a colloqui e riunioni.
Gli ospiti della Casa Famiglia sono assistiti in modo continuativo dagli operatori sociosanitari per l’assistenza di base e possono contare sull’assistenza infermieristica e sul supporto di psichiatra, psicologo, educatore ed assistente sociale per le attività socio-riabilitative.
Gli ampi spazi interni ed esterni favoriscono i processi riabilitativi e di socializzazione non solo per gli ospiti che vivono nella struttura ma anche per le persone che frequentano il Centro Diurno di Bibbiena che possono così contare su ulteriori ambienti dove continuare a realizzare il loro progetto di vita.
Nella struttura di Partina sono presenti anche due appartamenti per il “vivere supportato”, un’esperienza promossa dalla Regiona Toscana che permette agli ospiti individuati dalla UF Salute Mentale Adulti, esperienze abitative in grado di facilitare percorsi di autonomia e di emancipazione.
Queste strutture: Casa Famiglia, Appartamenti per l’abitare supportato, Centro Diurno sono parte della rete di riposta sulla Salute Mentale Adulti che in Casentino nel 2023 ha erogato 8.959 prestazioni in regime domiciliare e 14.944 prestazioni ambulatoriali.
Nel 2023 sono stati 2.039 utenti attivi, 934 gli utenti con più di un contatto, 199 gli utenti ad alto carico (con più di 18 contatti) e 156 i nuovi utenti.
Il 28,6% degli utenti sono nella fascia di età 18-45 anni, il 39,6% nella fascia 46-65 e il 31,8% gli over 65 mentre lo 0,15% è riferibile alla fascia fino ai 17 anni. Il 40 % delle diagnosi è riferibile ad ansia e depressione, il 15% a psicosi, il 5,5% ad alcolismo e tossicomanie e la parte restante a disturbi di vario tipo.
«In questa Casa famiglia ho potuto toccare con mano il senso di comunità – ha detto la Direttrice Sanitaria Asl Tse Assunta De Luca – Una struttura che è frutto del lavoro e dell’impegno dell’intera comunità di Partina, Comune di Bibbiena e volontariato, che hanno creduto fermamente nella casa famiglia per curare gli adulti. Qui ho visto operatori motivati oltre ad un gioco di squadra che fa bene alla salute delle persone, soprattutto a quelle che vivono un disagio psichico. Un clima positivo che porta beneficio non solo ai pazienti ma anche alle famiglie che qui possono vedere i loro cari sono assistiti adeguamente».
«Voglio ringraziare la Direzione, le Istituzioni, i colleghi delle strutture tecniche e amministrative, la Misericordia di Stia, la Regione Toscana che ha finanziato i lavori, la proprietà che li ha realizzati – ha detto la direttrice del Distretto Marzia Sandroni – ma soprattutto lo straordinario lavoro degli operatori, coordinati dalla dottoressa Katia Paolini e dalla Coordinatrice infermieristica Valentina Mencherini che hanno permesso agli ospiti di affrontare con serenità questo cambiamento e di essere accolti al meglio dalla Comunità di Partina».
Azienda Usl Toscana Sud Est