“Uno spettro si aggira per l’Europa: la manifestazione per il cessate il fuoco e per dare vita ad un tavolo di negoziato internazionale per la pace. Una guerra non può mai essere la soluzione politica tanto più se destinata ad estendersi ed a fare uso di armi nucleari.
La Russia ha aggredito e l’Ucraina è l’aggredita. Con queste distinte responsabilità la comunità internazionale deve chiedere il cessate il fuoco e dare vita al negoziato. Il cessate il fuoco non implica nessuna resa, ma pone le condizioni per fermare l’evolversi della guerra.
Al tavolo dovranno essere trovate soluzioni diplomatiche che ristabiliscano un nuovo ordine mondiale. Con una visione multipolare, considerato i nuovi paesi attori (Cina, India, Brasile, ecc.) del sistema mondo. Un pianeta abitato da 8 miliardi di persone, che deve fare i conti con le riserve energetiche, con il bisogno alimentare, sanitario e d’istruzione non può distruggere risorse con la guerra e con le guerre. Si pone, di fronte alla nostra umanità urgentemente un nuovo rapporto di collaborazione tra Oriente ed Occidente sia economico che culturale ed un nuovo ruolo dell’Europa in questo crocevia della storia per una globalità multipolare.
L’Italia ripudia la guerra come forma di regolazione delle controversie politiche tra gli stati e dunque assuma un ruolo di primo piano nelle relazioni internazionali per il cessate il fuoco, il negoziato, la Pace in Ucraina. Noi aderiamo alla marcia della pace condividendone i valori e gli obbiettivi politici”.
“Colloqui Aretini per la Pace”
Giuseppe Giorgi, Filippo Moneti, Alessandro Mugnai, Paolo Nicchi, Rossella Peruzzi, Silvia Sadocchi