giovedì, Agosto 14, 2025

Dura critica di Poppi nel Cuore verso la nuova ciclopista della Bora

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POPPI (AR) – Dura critica verso la nuova ciclopista della Bora a Poppi. A muoverla è il gruppo di opposizione Poppi nel Cuore che contesta tempi e modalità dell’opera realizzata dalla giunta Lorenzoni che è stata completata con fondi della Regione Toscana destinati ad altri tracciati, che non è coerente con gli interventi precedentemente condotti per lo sviluppo cicloturistico del territorio e, soprattutto, che non garantisce adeguati standard di sicurezza ai ciclisti.

Nel complesso iter di diramazione della ciclopista dell’Arno e delle sue varianti, il precedente sindaco Carlo Toni era riuscito a ottenere un finanziamento regionale di 112.000 euro per portare il tracciato fino a Casa Basagna e per collegarlo con la passerella sul fiume Arno attraverso un nuovo marciapiede che avrebbe condotto sulla sinistra idrografica in piena sicurezza e senza dover ricorrere all’installazione di semafori.

Questo progetto, già approvato e finanziato, è stato poi modificato dalla giunta Lorenzoni con delibera n.61 del 26 maggio. La scelta dell’attuale sindaco è stata, infatti, di non realizzare il marciapiede di collegamento alla passerella sul ponte e di destinare oltre 75.000 euro per il progetto di una bretella laterale alla ciclopista in una nuova direzione, la Bora, che conduce all’innesto con la Strada Provinciale 65.

Questo tracciato termina però in un quadrivio con viale dei Pini, via Pratomagno e via Becarino dove sono attualmente assenti percorsi ciclabili e marciapiedi di collegamento con Casa Basagna e, di conseguenza, i cicloturisti saranno ora costretti a percorrere strade non in sicurezza e ad alta frequentazione.

Tale intervento, dunque, richiederà future ulteriori risorse per collegare i circa quattrocento metri che dividono le due ciclopiste ora esistenti. «Su questa tematica abbiamo presentato un’interrogazione – puntualizza Toni. – Come Poppi nel Cuore, infatti, non contestiamo la realizzazione di nuovi tracciati di diramazione dalla ciclopista ma il fatto che fosse stato prima necessario completare l’intervento previsto su Casa Basagna e il collegamento con la ciclopista dell’Arno e, solo in un secondo momento, sviluppare ulteriori percorsi. Potevamo avere un’opera finita e sicura, invece ci troviamo ora con interventi parziali dove cittadini e turisti saranno costretti a percorrere anche tratti di strada pericolosi. Si è nuovamente manifestata la caratteristica della giunta Lorenzoni di cambiare progetti già approvati e finanziati dalla precedente amministrazione, in questo caso con scelte difficili da comprendere e giustificare».

Carlo Toni
Poppi nel Cuore

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