di Andrea Giustini
Uno “schiaffo pedagogico”. Così lo ha definito Giulio Milani, l’uomo che a Massa Carrara ha colpito sul volto il leader del M5S Giuseppe Conte. Tutto è avvenuto circa alle 16:00 di questo pomeriggio. L’avvocato del popolo era appena giunto in Piazza Garibaldi, dove era in programma un comizio elettorale, ed aveva iniziato come di consueto a salutare e stringere la mano ai partecipanti all’evento che lo stavano aspettando. Fra questi però c’era anche Milani che, fingendosi un sostenitore, è arrivato di fronte al Presidente del Consiglio del fu Governo giallo-verde e al momento giusto lo ha colpito al volto, contestandogli le misure repressive introdotte durante la pandemia da covid-19.
L’uomo è stato immediatamente raggiunto, allontanato e condotto in Questura dalle Forze dell’Ordine, sembra, mentre la cittadinanza gli inveiva contro con cori e insulti, e di converso esprimeva solidarietà a Giuseppe Conte con applausi.
«Quando ci si assume una responsabilità di governo si prendono decisioni difficili in momenti di grande difficoltà per l’intero Paese, come accaduto durante la pandemia – ha commentato poi l’ex premier -. Non si può accontentare tutti nonostante si lavori al bene di tutti. Il signore che mi ha aggredito, che è un no vax convinto, ha dimostrato con il suo gesto violento che questo tipo di derive sono fatte da persone irresponsabili. Se avessimo seguito le loro indicazioni probabilmente oggi saremmo una comunità completamente distrutta. Il dissenso è legittimo, ma questa manifestazione violenta esula dal contesto democratico».
Giulio Milani è un editore massese. Sulla sua pagina Facebook si presenta come Responsabile Ufficio Stampa del Cln (Comitato di Liberazione Nazionale). Durante la pandemia da Covid-19 fondò e fu leader del gruppo Rivoluzione Allegra, contrario all’introduzione del “green pass”. Numerose sono le iniziative che negli anni passati ha anni aveva lanciato per dissentire contro il lascia passare verde e le misure sanitarie decise dal Governo. A seguito di una diretta Facebook in cui annunciava l’organizzazione dell’ennesimo evento, nell’ottobre 2021 è stato denunciato per istigazione a delinquere.
Ad AdnKronos Milani ha dichiarato di non aver “aggredito” Giuseppe Conte, come molti giornali hanno scritto, ma di aver dato uno “schiaffo pedagogico” in quanto ex elettore M5S, ex militante deluso, ed ex rappresentante di lista. «Ho semplicemente usato il minimo della forza possibile – ha dichiarato l’uomo -, il mio è stato un buffetto, per notificargli il mio disprezzo morale. Mio e di milioni di persone».
Secondo Milani l’ex Presidente del Consiglio avrebbe tradito gli elettori: sia facendo accordi con chiunque pur di avere poltrone e sia trascinando l’Italia in guerra e dando sostegno al governo Draghi. «Per non parlare dei provvedimenti anticostituzionali varati dal suo governo durante la pandemia – ha detto Milani -. Lui e Speranza sono alla sbarra con l’accusa di epidemia colposa. Dovremmo interrogarci su di lui, più che su di me”, attacca Milani. Se Conte dovesse sporgere denuncia? “In tal caso spiegherò le mie ragioni in tribunale. I giornali titolano che sono un no vax, ma io sono un editore, gestisco una casa editrice, sono un intellettuale. Ripeto: il mio è stato uno schiaffo pedagogico. La violenza l’ha fatta lui con i suoi Dpcm».