martedì, Luglio 15, 2025

I Carabinieri di Bibbiena arrestano tre individui per furto aggravato

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I Carabinieri della Compagnia di Bibbiena (AR), con il supporto dei reparti
dell’Arma territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di
custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Arezzo nei confronti di tre
soggetti, ritenuti gravemente indiziati di furto aggravato.

L’indagine, convenzionalmente denominata “BLUE GLASS”, è stata diretta e
coordinata dalla Procura della Repubblica di Arezzo, ed è scaturita da un grave
episodio verificatosi nella notte del 15 settembre 2024, presso la sede dell’azienda
EMG Group Security S.r.l., sita in Bibbiena (AR).

In tale occasione, un gruppo criminale si introduceva all’interno del perimetro
aziendale, riuscendo ad asportare un ingente quantitativo di coils di rame
(quantificati in circa 5.500 kg, per un valore stimato in 70.000 euro), che veniva
caricato su un autocarro Mercedes precedentemente sottratto, nella stessa nottata,
ad una vicina azienda.

L’azione delittuosa si distingueva per l’elevato grado di organizzazione e l’impiego
di più mezzi.

Le indagini, avviate immediatamente dai Carabinieri della Compagnia
di Bibbiena, sotto la direzione dell’A.G. Aretina, si sono sviluppate attraverso un
complesso impianto investigativo che ha previsto:

l’acquisizione e l’analisi delle immagini di videosorveglianza;
pedinamenti virtuali e tracciamenti tramite sistemi GPS;
accertamenti sulle celle telefoniche nelle aree del furto e dei successivi
spostamenti;
verifiche su transiti autostradali;
analisi del flusso telefonico e telematico delle utenze degli indagati.

Nei giorni immediatamente successivi al furto, grazie all’attento lavoro di
monitoraggio tecnico e investigativo, sono stati effettuati diversi controlli di polizia
2 che hanno permesso l’identificazione di parte degli indagati, tutti con numerosi
precedenti penali per reati contro il patrimonio, e in particolare per furti di rame.

L’autocarro utilizzato per il trasporto del rame è stato successivamente rinvenuto a
Roma, abbandonato in una zona periferica. Gli accertamenti tecnici e scientifici
avviati su tale veicolo hanno consentito di raccogliere ulteriori riscontri investigativi.

Un elemento di assoluto rilievo è emerso dall’approfondita analisi dei tabulati
telefonici dai quali è stato possibile ricostruire la presenza e l’operatività della banda
in almeno sei episodi delittuosi avvenuti nell’area del centro Italia, con modalità
simili e obiettivi analoghi. In quei casi sono stati sottratti rame, materiale edile,
furgoni e camion.

Il G.I.P. del locale Tribunale, ha condiviso le richieste cautelari della Procura di
Arezzo, riconoscendo l’esistenza di un’organizzazione stabile, strutturata e con una
netta ripartizione di ruoli, operativa in modo professionale nel centro Italia.

L’operazione costituisce un importante risultato nella lotta contro la criminalità
predatoria, che colpisce il settore produttivo, causando ingenti danni economici e
sociali.

La suddetta comunicazione è fatta nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi
presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito

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