“Appare già grave che un Presidente di Regione si autoproclami capofila di una rivolta dell’opposizione che forse preferirebbe pure ben altri leader, ma fin qui siamo dentro al perimetro della dialettica politica, poco istituzionale forse, ma tant’è.
Ciò che invece travalica, diremo addirittura tracima, i margini del leale rapporto tra istituzioni facendo – purtroppo ma inesorabilmente – perdere al Presidente Giani il ruolo istituzionale e con esso la credibilità, è la successiva considerazione che lo porta a dire che lavorerà negli ultimi mesi del suo mandato “in sintonia con la maggioranza dei sindaci” di centro sinistra, presumendo che sarà questo l’esito dei ballottaggi, per “poter dare concretezza a tanti progetti”.
E’ qui che il ruolo istituzionale viene frantumato non solo perchè questa intervista esce in pieno silenzio elettorale, ma anche perchè è inequivocabile il significato. Esiste quindi una relazione privilegiata tra il Presidente della Regione e i Sindaci del Pd? Esistono progetti condivisi per i territori governati dal Pd a differenza degli altri? Esistono pesi e misure diverse?
I Sindaci non Pd – e con essi i loro municipi – devono aspettarsi percorsi a ostacoli? Dobbiamo espettarci – come purtroppo alcune volte è già successo – che i nostri progetti saranno sottoposti al vaglio dell’interesse di parte del Pd? Dobbiamo aspettarci una Regione “nemica” solo perchè rappresentiamo l’alternativa al Pd?
Il Presidente Giani con questa intervista perde il profilo di imparzialità, neutralità e di leale collaborazione istituzionale e quindi ci aspettiamo un rettifica che ristabilisca fiducia e serenità. Se questa rettifica non arriverà sarà chiaro che da domani non avremo più nella Regione un interlocutore istituzionale ma un avversario politico disposto a guardare prima ai Sindaci “amici” e poi a tutti gli altri.
Non funziona così e confidiamo che il Presidente Giani – a cui va invece la nostra stima istituzionale, ovviamente fino a prova contraria – corregga se stesso e ristabilisca un giusto clima di reciproca fiducia”.
Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo
Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di Grosseto
Mario Pardini, sindaco di Lucca
Francesco Persiani, sindaco di Massa
Michele Conti, sindaco di Pisa
Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia
Nicoletta Fabio, sindaco di Siena