Una sera della scorsa settimana, in Subbiano (AR) i militari della locale Stazione deferivano in stato di libertà per il reato di “porto di armi od oggetti atti ad offendere” un ventenne residente nel vicino comune di Capolona (AR) poiché questi, nel centro cittadino di Subbiano camminava esibendo una pistola, spaventando e minacciando chi incontrava. A seguito di numerose segnalazioni giunte alla Centrale Operativa di Arezzo, venivano inviate le pattuglie della Stazione di Subbiano e della Sezione Radiomobile che, giunti sul posto, individuavano il soggetto all’interno di un Bar frequentato da giovani del luogo e veniva trovato in possesso di una pistola scacciacani, priva del tappo rosso, tipo semiautomatica e 30 cartucce a salve calibro 8, sequestrata.
Le successive indagini permettevano di appurare che il ragazzo aveva prodotto diversi filmati delle sue gesta già pubblicati su vari social network.
In considerazione della pericolosità sociale dimostrata sia con l’esibizione pubblica dell’arma che con la pubblicazione on line dei filmati riproducenti la bravata, il giovane è stato colpito dalla misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Subbiano per anni 3.
La situazione relativa al disagio giovanile è ben nota al Comando Provinciale dei Carabinieri di Arezzo, che periodicamente effettua dei controlli straordinari del territorio proprio con l’obiettivo di infrenare eventuali azioni delittuose, come l’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti e di conseguenza la guida sotto l’effetto di queste. In particolare, la Compagnia Carabinieri di Arezzo, lo scorso fine settimana ha svolto un servizio straordinario di controllo del territorio a favore dei Comuni di Capolona e Subbiano, impiegando diverse pattuglie tra quelle del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Subbiano. Gli equipaggi impiegati hanno ispezionato alcuni avventori di esercizi pubblici e svolto attività preventiva contro furti e rapine. Inoltre il servizio ha avuto lo scopo di controllare la circolazione stradale per garantire il rispetto delle norme del Codice della Strada e per prevenire l’uso smodato di sostanze alcoliche.
Le persone sottoposte ad indagini si presumono innocenti.