CHIUSI DELLA VERNA (AR) – Nuovi controlli per tutelare salute e ambiente nell’area della Sacci in Casentino.
A richiederli è il sindaco di Chiusi della Verna Giampaolo Tellini che, intervenendo in merito alla situazione dell’ex cementificio situato in prossimità dell’abitato di Corsalone, ha indirizzato una comunicazione ad Asl Toscana Sud Est, Arpat Arezzo e Comune di Bibbiena per ribadire l’urgenza di effettuare una valutazione generale della zona per scongiurare la presenza di eventuali materiali pericolosi, adottando poi i necessari provvedimenti per la piena messa in sicurezza senza ulteriori indugi.
La presa di posizione è motivata dalla necessità di stimolare azioni concrete per farsi carico della zona, conseguentemente anche alla scelta della proprietà di non dare corso all’ordinanza per la rimozione dei rifiuti presenti sul sito e al protrarsi dei tempi.
Tellini ha ribadito la propria preoccupazione per la situazione di rischio sanitario e ambientale dovuta da una struttura ormai fatiscente in cui risultano evidenti segni di degrado anche nella copertura con zone in stato di disfacimento e crollo: la richiesta avanzata ad Asl Toscana Sud Est e ad Arpat Arezzo è di valutare un nuovo intervento di controllo per scongiurare la sussistenza di reali pericoli per la salute e per l’ambiente.
Questa fase sarebbe propedeutica a fare definitiva chiarezza sul reale stato dell’area e, in caso di pericolo, a far adottare i necessari e urgenti provvedimenti ordinatori all’autorità competente. «La priorità è, in questo momento, la tutela della salute e della sicurezza pubblica – ricorda il primo cittadino di Chiusi della Verna, – che rappresenta una questione che preoccupa anche molti cittadini come testimoniato dalla recente nascita del comitato popolare “Ripuliamo la Sacci”.
La situazione resta delicata e in evoluzione, ma è necessario un impegno congiunto per intervenire con tempestività e per evitare che l’inerzia si traduca in danni irreversibili per l’ambiente e per la salute dei cittadini, da troppo tempo esposti al degrado dell’area ex Sacci».