“Puliamo il mondo per noi” è lo slogan scandito in coro da un centinaio di mini volontari, che, questa mattina, hanno partecipato alla raccolta dei rifiuti abbandonati lungo l’Arno.
Rispondendo all’appello di Legambiente Arezzo, Comune di Capolona e Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, gli alunni della scuola primaria di Campoleone hanno partecipato alla raccolta dei rifiuti abbandonati nel tratto di fiume che attraversa la località Castelluccio.
Armati di guanti, pinze e sacchetti, i bambini hanno percorso la pista ciclabile e l’alveo, supportati dall’Associazione T-Rafting che ha messo a disposizione i gommoni per le operazioni sull’acqua.
L’iniziativa si inserisce nel quadro di Puliamo il Mondo, la storica campagna di volontariato ambientale di Legambiente, e ha trasformato i giovanissimi in veri e propri “custodi del fiume”, capaci in poche ore di eliminare plastiche, cartacce e mozziconi dal corso d’acqua.
A ribadire il valore dell’iniziativa Ilaria Violin, presidente di Legambiente Arezzo: «Puliamo il Mondo non è solo un gesto simbolico, ma un’occasione che noi cogliamo con piacere per consentire ai bambini di fare un’esperienza diretta:
stare sul campo, lungo il fiume, significa osservare quanto di meraviglioso ci mette a disposizione la natura e, al tempo stesso, quanto l’uomo fa per distruggerlo».
«Ancora una volta – ha commentato Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno – la cura del territorio si è trasformata in un’avventura educativa e divertente. Tenere i fiumi puliti è fondamentale:
i rifiuti non solo danneggiano l’ambiente, ma spesso diventano ostacoli che amplificano il rischio idraulico».
Soddisfazione anche da parte del Comune di Capolona:
«Educare i bambini al rispetto dell’ambiente è una delle sfide più importanti – ha dichiarato il sindaco Mario Francesconi –. Abbiamo scelto di concentrarci sul fiume perché è parte integrante del nostro territorio, una risorsa preziosa che vogliamo valorizzare.
Far vivere ai ragazzi l’Arno da vicino significa insegnare loro ad apprezzarne la bellezza e a comprenderne la fragilità».
Infine, la maestra Alessandra Capitini ha sottolineato il forte legame tra il fiume e la comunità: «Castelluccio è molto affezionato a questa iniziativa.
La scuola, il territorio, i bambini e le famiglie partecipano sempre con entusiasmo: sono occasioni preziose che colgono tutti al volo per prendersi cura del luogo in cui viviamo».
Al termine della raccolta, tutti in posa per denunciare, in un’immagine, l’impegno dei ragazzi e la maleducazione di quanti continuano a utilizzare i fiumi come pattumiere.