di Stefano Pezzola
“Sappiamo che due dosi di vaccino offrono una protezione estremamente limitata, forse nessuna. Le tre dosi con un richiamo offrono una protezione ragionevole contro l’ospedalizzazione ed il decesso ma meno protezione contro l’infezione. Stiamo lavorando ad una nuova versione dei vaccini Comirnaty, la v1.1 che coprirà anche Omicron. Ed ovviamente stiamo aspettando di avere i risultati finali. Il vaccino sarà pronto a marzo” ha dichiarato il Ceo di Pfizer Albert Bourla in occasione dell’intervista pubblicato da Yahoo Finance.
https://www.youtube.com/watch?v=lhMbKyDq9_w&t=67s
ll quadro fornito da Bourla sugli effetti ad oggi emersi del vaccino contro omicron trova conferma nel comunicato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in una nota pubblicata il 20 gennaio 2022. Si legge che i “risultati di studi pubblicati di recente mostrano che l’efficacia dei vaccini contro la malattia sintomatica è inferiore per Omicron rispetto ad altre varianti e tende a diminuire nel tempo. Di conseguenza, è probabile che un numero maggiore di persone vaccinate sviluppi una malattia nonostante la vaccinazione a causa di questa variante”.
Che vi siano evidenze scientifiche sulla scarsa efficacia del vaccino Comirnaty ormai è un fatto confermato da tutte le persone plurivaccinate che continuano a infettarsi, e nonostante le rassicurazioni anche ad essere ricoverate in Ospedale.
La variante Omicron ha scardinato una narrazione già debole sull’onnipotenza delle inoculazioni di Comirnaty di Pfizer BioNTech.
Ma nonostante tutto si continua con una campagna vaccinale di massa che coinvolge anche i bambini da 5 a 11 anni e che tra un paio di settimane proporrà il siero benedetto per i piccolissimi da 6 mesi a 5 anni.
Ed allora come si fa oggi a non diffidare delle scelte del governo, guardando con obiettività tutti i dati e la situazione negli altri Paesi?
Un governo che pare proprio non avere intenzione di fare retromarcia su nulla.
Anzi lassù dove vengono prese le decisioni che stravolgono la vita dei cittadini, si continua ostinatamente a raccontare la favola del siero miracoloso, non comprendendo la gravità sociale ed economica del momento.
Lo scorso mese il consigliere medico capo della Casa Bianca, il dottor Anthony Fauci, ha affermato che “non è necessaria una dose di richiamo che miri specificamente alla variante Omicron, perché gli attuali booster funzionano molto bene contro la variante”.
Due le possibilità: o il dr. Fauci non ce la racconta giusta ed è Lui il Ceo di Pfizer oppure ormai siamo al delirio del tutto e il contrario di tutto.
Ma una domanda mi sovviene chiara parafrasando il film Jonny Stecchino: “scusate, si può sapere cu minchia serve questo vaccino?”.