Sabato 19 luglio Subbiano e Capolona ritornano sull’Alpe di Catenaia per la Festa di Liberazione.
Anche nel 1976, il 18 luglio, a Fonte del Baregno, si festeggiava la Liberazione della Provincia di Arezzo, una festa per la gioia di essere liberi , una festa di ringraziamento anche a tutti i partigiani ricordati nel cippo di Monte Castello eretto nel 1972 dall’Anpi Provinciale.
Quella domenica del 1976 un fulmine si prese la vita di nove persone, otto erano subbianesi e uno era il vicesindaco di Castiglion Fibocchi.
Dal quel 1976 ogni anno Subbiano ricorda i civili che lasciarono la loro vita sotto quel grande faggio a oltre mille metri e lì, alla sua ombra, vicino ad una stele con nove volti di donne uomini e bambini, si celebra la Santa Messa, lì è il momento della riflessione da parte delle istituzioni presenti, da parte delle associazioni combattentistiche.
“Il 19 luglio si ricorderà quel giorno, si ripenserà oggi al significato a distanza di 81 anni della Liberazione dal nazifascismo, al sacrificio di tanti, alla democrazia di oggi, ai valori che sembrano venire meno, alla guerra di ieri e alle guerre di oggi, al dolore di ieri , al dolore di oggi, la storia, per molti anche una storia familiare, dovrebbe insegnare, ma ciò che ci circonda sembra darci torto, e allora riponiamo la speranza in giovanissime generazione e in una comunità che li faccia crescere nel bene” commenta il Sindaco di Subbiano Ilaria Mattesini.
La giornata che celebra la Liberazione si divide in più parti , tutte importanti: dalla deposizione delle corone di alloro, ai momenti liturgici e di riflessione all’Alpe di Catenaia, alla presentazione di un libro sulla seconda guerra mondiale, sino alla visita al Museo di Quelli della Karin.
Ma questa giornata in cui si celebra il ritorno alla vita ci consegna anche uno strumento per la vita, un DAE, grazie all’Associazione Ale Per Sempre Odv e al suo presidente Fabrizio Fiorentini che commenta:
” In questo giorno in cui si celebra la Libertà e la Vita abbiamo pensato di donare un defibrillatore alle comunità che frequentano l’Alpe di Catenaia, vogliamo promuovere l’importanza e la cultura della prevenzione dimostrando attenzione verso il bene comune, il benessere e la sicurezza pubblica, un segnale concreto di vicinanza e sensibilità verso la collettività, la consegna di questo dispositivo vuole rappresentare un gesto di responsabilità sociale a tutela della vita e della salute delle persone “
IL PROGRAMMA
Sabato mattina la giornata inizia alle ore 8,30, a Subbiano , con la deposizione delle corone di alloro ai caduti, con i partecipanti che incontreranno anche l’Amministrazione di Capolona, con il Sindaco Mario Francesconi, alla Stazione ferroviaria ricordano i martiri di quel luogo, Zavagli e Lastrucci, per proseguire sino alla Cappella Sacrario dove sono sepolti i morti dell’eccidio di San Polo.
Alle 10,30, a Fonte del Baregno sarà celebrata la Santa Messa e a seguire saranno resi gli onori alle vittime civili di Fonte al Baregno, e a cui farà seguito un momento di riflessione.
La musica è affidata al trombettista Edo Bonucci.
Alle 11,30 inaugurazione del DAE all’area di sposta Fonte del Baregno .
A seguire Marcello Caneschi e Emanuele Cherubini Celli, già dipendenti comunali di Subbiano, deporranno una corona al cippo di Monte Castello.
Alle ore 17 nella Sala Consiliare del Comune di Subbiano incontro con Massimiliano Bellavista, autore del libro “Immagini in una pagina bianca”, un romanzo storico sullo scrivere e fotografare, un racconto della guerra drammaticamente vera del 1939-45.
A Seguire visita al Museo di Quelli della Karin, in via Roma, dove il racconto diventa realtà, con gli oggetti ritrovati ed è una storia di tante vite vissute che hanno portato a questo 81° anno della Liberazione.
La manifestazione sarà seguita dalla Misericordia di Subbiano, dall’Ass. naz. Carabinieri e coordinata da Centodue/Subbianotv.