Nella provincia di Arezzo la media degli aumenti della Tari si attesta al +3,45%, a Subbiano il Piano Economico Finanziario, sull’importo del quale vengono calcolate le bollette dei cittadini, si è attestato al -1,3%.
“Quest’anno la Tari non subisce aumenti, il piano economico finanziario ammonta 1.256.000 euro, subendo una diminuzione di 30.000 euro rispetto all’anno scorso. Siamo soddisfatti di questo risultato positivo che va controcorrente rispetto agli altri comuni della provincia!” dichiara il Sindaco Ilaria Mattesini, “Il Comune ha le mani legate con la Tari, perché fino a pochi anni fa il piano economico finanziario veniva approvato dal Consiglio Comunale mentre adesso non può fare altro che prenderne atto poiché viene predisposto secondo le regole di Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e sotto la supervisione di Ato (l’Autorità d’ambito); al Consiglio rimane solo l’approvazione delle tariffe, ma anche queste vengono determinate secondo il metodo tariffario fornitoci da Arera mediante l’applicazione di coefficienti fissi… quindi l’Amministrazione Comunale può solo cercare di razionalizzare i costi, ed ecco il risultato favorevole raggiunto quest’ anno”.
Uno strumento importante per limitare gli incrementi è una politica attiva volta a contrastare l’evasione e l’elusione dal tributo ed è su questo che il Comune sta lavorando.
“La Tari è un tributo, non è una tassa, quindi copre interamente il costo della gestione del servizio di rifiuti, niente rimane al Comune, il quale ogni mese paga la fattura al gestore sia che i cittadini paghino, sia che i cittadini non paghino. E’ chiaro ed evidente che le mancate somme entrate rappresentano per il Comune dei costi che portano via risorse e disponibilità economiche ad altre attività a discapito dei cittadini corretti e della intera Comunità “, spiega l’assessore ai tributi Dominga Guerri.
”Faccio un esempio: l’importo per il servizio di gestione dei rifiuti è di 1.256.000 euro, se ci sono 1000 utenze, la somma viene divisa per 1000; ma se ce ne sono 1100 utenze viene divisa per 1100, quindi l’importo delle bollette diminuisce. E’ importantissimo recuperare le somme non versate ma è ancora più importante recuperare gli utenti non iscritti a ruolo Tari, i rifiuti dei quali vengono pagati dai cittadini corretti e virtuosi che rispettano le norme. Tutto ciò “continua l’assessore “non vuol dire accanirsi sui cittadini perché SE TUTTI PAGANO LA TARI, TUTTI PAGANO MENO TARI, l’evasione distorce e mal distribuisce il carico fiscale sugli utenti. Rimane il fatto che i cittadini potranno rateizzare gli importi e comunque, dopo i controlli e l’istruttoria, si potrà sempre dimostrare che non si è tenuti a pagare. E’ con questo obiettivo di ridistribuire equamente la fiscalità sui cittadini, l’ufficio tributi, che negli ultimi tempi è stato potenziato, sta svolgendo un lavoro ottimo incrociando i dati catastali con le utenze, per determinare in modo capillare e scrupoloso gli utenti tenuti a pagare che, ricordo, sono chiunque detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili a produrre rifiuti”. Gli uffici e gli amministratori sono a disposizione per qualsivoglia chiarimento e spiegazione .