martedì, Dicembre 16, 2025

Un patto di gemellaggio tra Chiusi della Verna e Badia Tedalda

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Un patto di gemellaggio tra i Comuni di Chiusi della Verna e Badia Tedalda.

I sindaci Giampaolo Tellini e Alberto Santucci hanno sottoscritto una simbolica unione di intenti tra i due borghi finalizzata a promuovere la collaborazione, il dialogo e lo sviluppo turistico dei rispettivi territori, rafforzando i legami tra le comunità per la valorizzazione del comune patrimonio artistico e religioso.

Il gemellaggio è stato sottoscritto alla presenza di monsignor Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, in occasione della festa per la riapertura della millenaria chiesa di San Michele Arcangelo a Badia Tedalda dopo un periodo di ristrutturazione, consolidamento e restauro con fondi PNRR.

L’accordo pone le radici nella volontà di celebrare il patrimonio artistico e religioso comune. I due territori sono infatti legati dalla forte eredità lasciata dalla famiglia di scultori dei Della Robbia con undici opere a Chiusi della Verna e con sette opere a Badia Tedalda, ma anche dai cammini collegati a San Francesco e dal culto condiviso di San Michele Arcangelo che è patrono di entrambi i Comuni.

L’obiettivo è di avviare percorsi congiunti di valorizzazione turistica attraverso l’unione di risorse e di progetti, di favorire lo scambio di esperienze tra comunità e di consolidare l’impegno per affermare i valori francescani di collaborazione, dialogo e pace.

«Questo nuovo accordo – commenta il sindaco Tellini, – si aggiunge ai gemellaggi già sottoscritti con i Comuni di San Leo dove San Francesco incontrò per la prima volta il conte Cattani, podestà di Chiusi della Verna, con Greccio e con Assisi.

Molti sono gli elementi in comune tra i due borghi montani di Chiusi della Verna e di Badia Tedalda tra le vie francescane, l’eredità artistica dei Della Robbia e il culto di San Michele.

Il gemellaggio rappresenta quindi un’opportunità concreta per rafforzare i legami culturali e religiosi, promuovere il turismo sostenibile e valorizzare il nostro patrimonio storico».

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