SANSEPOLCRO – E’ stata votato all’unanimità nella Conferenza regionale dei presidenti di Distretto tenutasi nella tarda mattinata di ieri, il parere propedeutico affinché Casentino e Valtiberina tornino ad essere due distretti sanitari autonomi e distinti.
La tenacia dei sindaci dei due ambiti, alla fine ha avuto un esito importante anche se la strada è stata lunga per arrivare a questo voto favorevole, che ora dovrà solo essere proposto dalla giunta regionale al consiglio, che dovrà votarlo.
Più volte i sindaci dei due ambiti avevano avanzato una richiesta alla Regione per riacquistare la loro autonomia. A gennaio scorso ricordiamo in Provincia di Arezzo la conferenza stampa congiunta e quindi le delibere passate da tutti i sindaci dei comuni coinvolti.
Dopo l’accoglimento positivo da parte della Regione di queste richieste, è arrivato il momento tanto atteso ovvero il voto unanime nella conferenza dei Presidenti a cui ha partecipato per il Casentino il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli, come presidente dell’articolazione territoriale e per la Valtiberina il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli.
Vagnoli per Bibbiena e Cornioli per Sansepolcro commentano: “Siamo molto soddisfatti di questo voto unanime. Quello del ritorno all’autonomia è un passo fondamentale per il settore socio sanitario dei nostri distretti che potranno così andare a formare le rispettive società della salute o sottoscrivere apposite convenzioni sanitarie con la Regione. La cosa è importante soprattutto per i nostri cittadini che potranno avere non solo servizi migliori e più aderenti alle loro specifiche necessità, ma anche avere un maggiore peso a livello politico con un nostro direttore e un nostro presidente che ci rappresenteranno direttamente nei tavoli regionali per le questioni socio sanitarie di maggiore impatto sociale. Oggi è un grande giorno per il futuro dei nostri territori”.
I due sindaci concludono: “Un grazie a tutti i sindaci dei territori che rappresentiamo, perché la nostra forza è stata proprio la coesione che abbiamo dimostrato nel chiedere quello che ci era dovuto, ovvero il ritorno ad un’autonomia che sarà sinonimo di maggiore efficienza e soprattutto di maggiore vicinanza ai nostri cittadini. Adesso attendiamo i passaggi del consiglio regionale che ringraziamo per aver fin qui accettato le nostre istanze durate ben 5 anni”.