martedì, Novembre 5, 2024

Elon Musk acquista Twitter: “L’uccellino è stato liberato”

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Dopo mesi di tira e molla, è finalmente fatta per l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk. Il vulcanico imprenditore, proprietario di Tesla e Space X, ha subito aggiornato la sua bio sul social network di cui è un grande fan, scrivendo “capo di Twitter”. E lanciando un post provocatorio: “L’uccellino è liberato“. Il tweet ha provocato una cascata di reazioni tra gli oltre 110 milioni di follower di Musk.

QUANTO HA SPESO MUSK PER COMPRARE TWITTER

Il social network passa nelle mani dell’imprenditore americano di origini sudafricane per 44 miliardi di dollari. Tra i primi provvedimenti presi da Musk, il licenziamento di quattro top manager dell’azienda: il ceo Parag Agrawal, il direttore finanziario Ned Segal, il consigliere generale Sean Edgett e la responsabile del team legale Vijaya Gadde.

LA TELENOVELA MUSK-TWITTER

La trattativa tra Musk e il social network è diventata una vera e propria telenovela: ad aprile l’accordo sembrava ormai concluso, ma poi l’imprenditore si era tirato indietro accusando l’azienda di non voler essere trasparente sul numero di account falsi (bot o spam). Per tutta risposta, Twitter aveva citato in giudizio Musk. A inizio ottobre, il capo di Tesla aveva fatto sapere di voler procedere con l’acquisto in cambio della rinuncia al contenzioso legale da parte della compagnia. Un giudice aveva stabilito che Musk aveva tempo fino a oggi per prendere una decisione definitiva, o l’iter giudiziario sarebbe proseguito. E alla fine l’imprenditore ha confermato la sua volontà di acquistare il social network.

MUSK E LA BATTAGLIA PER LA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE

Adesso c’è grande attesa per vedere come cambierà Twitter sotto la proprietà di Musk: l’imprenditore ha più volte ribadito l’importanza di fare del social network una piazza virtuale in cui vigesse la più totale libertà di espressione. E ha auspicato il ritorno all’uccellino di un altro twittatore seriale come lui, Donald Trump, bandito dalla piattaforma dopo l’assalto dei suoi sostenitori al Congresso del 6 gennaio 2021.

FONTE
AGENZIA DIRE
WWW.DIRE.IT

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