venerdì, Novembre 22, 2024

Monitorare in modo assiduo la sicurezza sul trasporto pubblico locale: lo chiedono i sindacati

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Le Segreterie sindacali dei trasporti, nel corso di una conferenza stampa congiunta, hanno approfondito la situazione che stanno attualmente vivendo i lavoratori dei mezzi di trasporto del territorio aretino. Le sigle sindacali, a fronte di una lucida analisi dei fatti hanno formulato una richiesta alle Istituzioni, affinché sia istituita una cabina di regia in grado di monitorare assiduamente ciò che accade all’interno del Tpl. 

L’ennesima aggressione subita da un conducente nella linea che collega Castiglion Fibocchi ad Arezzo è solo l’ultimo dei molteplici e sempre più frequenti episodi di violenza fisica e verbale ai danni degli addetti al TPL. Episodi che continuano ad intensificarsi, in cui si passa dalle minacce verbali a danneggiamenti sino a culminare in percosse ed aggressioni.

Luca Attoniti

Spesso nasce tutto da utenti senza biglietto, altre volte sono persone che si trovano in stato confusionale sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, soggetti spesso vittima del degrado sociale. Molteplici episodi si sono verificati nelle linee ferroviarie di Lfi, nelle linee Fs, ricordiamo l’aggressione subita dalla operatrice Fs durante i controlli a bordo treno, culminata con un’aggressione presso le Stazioni del Valdarno. 

“Si tratta di episodi condannabili, spregevoli, non più tollerabili – sottolineano i sindacati – ormai non ci si sente più al sicuro né nelle strade cittadine che nei mezzi pubblici. Occorre una cabina di regia, un tavolo itinerante sulla sicurezza nel territorio provinciale. Allo stesso tempo stabilire pene esemplari per chi delinque, con provvedimenti che tutelino la sicurezza privata e pubblica dei cittadini e dei lavoratori del settore”.

Luigi Mori

In questa complessa dinamica c’è anche il risvolto sociale che è necessario mettere a fuoco secondo i sindacati. “Dopo l’aggressione segue, nei giorni successivi, una vera e propria caccia all’uomo. In un Paese dove l’accoglienza e la tolleranza sono una vocazione culturale, diventa inconcepibile che soggetti spesso accolti, inseriti in contesti d’accoglienza e di integrazione possano delinquere in maniera indisturbata violando l’altrui dignità di lavoratore e di cittadino”.

Secondo i sindacati trasporti insomma: “i soggetti interessati, aziende, istituzioni, forze dell’ordine, hanno dunque l’obbligo di condividere misure necessarie a contrastare questa situazione. Dietro la regia prefettizia, a nostro avviso, è necessario agire per garantire la necessaria sicurezza. Servizi che prima venivano ritenuti essenziali, vengono ora abbandonati dalle istituzioni con tagli trasversali che negano, non solo la qualità e la quantità degli stessi, ma soprattutto il livello di sicurezza necessaria ai servizi pubblici locali”.

Marco Tavanti

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