venerdì, Novembre 22, 2024

Sarà Alin Mariut la protagonista del Carnevale storico di Bibbiena

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Manca appena una settimana all’appuntamento con il Carnevale storico di Bibbiena, svelato il nome della Mea, non resta che presentare il ragazzo che quest’anno dà il volto al suo fidanzato Cecco:

Alin Mariut. Classe 1996, Alin nasce in Romania e arriva in Italia a soli quattro anni. Ha un fratello più grande che abita nel Regno Unito e una sorella di 8 anni più piccola. «Vivo a Bibbiena dal 2013, prima abitavo a Poppi e prima ancora a Stia, sempre in Casentino – racconta Alin – Mi sono diplomato al liceo musicale di Arezzo, poi mi sono trasferito a Londra dal 2016 al 2020 dove ho fatto il cameriere.

Sono tornato a causa del Covid, ho cominciato l’università e mi sono appena laureato in scienze infermieristiche lo scorso dicembre. Mi piace la musica classica, in particolare Chopin, prima suonavo il pianoforte, ma ora non ce l’ho più».

Al momento Alin non lavora, ma non esclude entro la fine dell’anno di lasciare nuovamente l’Italia per trovare migliori opportunità occupazionali. Confessa che non conosceva il Carnevale storico di Bibbiena, né tanto meno la leggenda della Mea, finché l’amica Giulia che interpreta la bella popolana non gli ha proposto di vestire i panni di Cecco.

«Il fatto di vestire abiti medievali – spiega Alin – mi è piaciuta molto e penso che i bibbienesi dovrebbero approfittare di questa opportunità». Tutti gli interessati a partecipare attivamente a quello che è un Carnevale tra i più antichi d’Italia possono ritirare l’abito nella sede di via Berni 19 nei giorni di martedì 6, giovedì 8 e venerdì 9 febbraio dalle ore 18.00 alle 19.00 con un contributo di 10 euro per il lavaggio da parte degli adulti, gratuito per i bambini.

Tre saranno gli appuntamenti con il Carnevale storico di Bibbiena: sabato 10, domenica 11 e  martedì 13 febbraio. Novità di quest’anno sarà la mostra di pittura ispirata alle Novelle della Nonna che verrà inaugurata sabato pomeriggio alle ore 17.00 nella Sala delle bandiere, nell’occasione sarà svelata la nascita della leggenda della Mea che trae origine proprio dalla storia di Emma Perodi “La fidanzata dello scheletro”.

Domenica lo spettacolo entra nel vivo alle ore 15.00 con la benedizione dei labari e dei gruppi nel sagrato della Propositura, cui seguirà il corteggio storico tra i borghi del paese, allestito con le bandiere dei rioni. Al ritorno in piazza Tarlati il pomeriggio si animerà con spettacoli di musici, sbandieratori, cantori e balletti, per concludersi con l’immancabile rapimento della Mea da parte di Marco Tarlati.

Domenica e martedì nella piazzetta Camaiani l’associazione AVIS preparerà piatti rustici e dolci. Per il Martedì grasso tradizione e leggenda si fondono: dopo la restituzione della bella popolana ai fondaccini da parte del Conte Tarlati, in segno di riappacificazione, quando il “Campanone” batterà le 17.00, verrà dato fuoco al Bello Pomo, tradizione che risale al lontano 1337.  Presente all’evento anche la Filarmonica bibbienese.

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