venerdì, Novembre 22, 2024

Il figlio di Vasco Rossi scrive una lettera per la mamma Gabriella: “Avrei voluto solo qualche giorno in più”

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A poche ore dalla scomparsa di sua madre, Gabriella Sturani, Lorenzo Rossi, figlio di Vasco, ha deciso di dedicare un lungo post alla mamma. La donna, morta all’età di 56 anni, è stata la musa ispiratrice di uno dei brani più famosi del rocker di Zocca, ‘Gabri’. Con lei, Vasco ha avuto una relazione negli Anni 80 da cui è nato il figlio Lorenzo.

IL LUNGO POST DI LORENZO

“Ciao mamma, non so neanche da che parte cominciare. Di certo so che non ero pronto mamma, non così, non in 10 giorni. Avrei voluto solo qualche giorno in più per poter parlare, per poter sistemare i nostri conti del passato, per scacciare quei fantasmi che da sempre ci hanno perseguitato, per lasciarci andare serenamente mamma. Invece in questa maledetta vita, dove hai fatto tutto velocemente, hai scelto di andartene in fretta, probabilmente senza neanche rendertene conto, fortunatamente senza soffrire… e questo è stato un tuo grande regalo nei confronti miei e di Carlotta, lo so, nessuno di noi si meritava di vederti soffrire”.

“Oggi eravamo lì io e Carlotta, hai aspettato che arrivassimo a trovarti e quando ci hai visti preoccupati sei riuscita con le ultime forze a dirci: “CALMA”. E’ stata la tua ultima dolce e tenera carezza, come a volerci dire “me ne sto andando ragazzi ma state tranquilli”, avevi capito e nonostante tutto hai pensato a noi.
Quel tuo CALMA sarà la coperta che metterò quando avrò freddo, quel tranquillante che utilizzerò quando sarò agitato, quel fazzoletto che continuerò a usare per asciugarmi le lacrime. In quegli ultimi attimi dove ti stringevamo le mani siamo riusciti a dirti che eravamo orgogliosi di te, di questi ultimi due anni dove avevi ritrovato la serenità, siamo riusciti a dirti grazie per quello che ci hai dato e nel mio piccolo ho provato a chiederti scusa per i miei sbagli ed errori. E sono riuscito a dirti la cosa più importante per me: se oggi amo le mie figlie così tanto è solo grazie a te, che mi hai insegnato come si ama un figlio incondizionatamente. L’insegnamento più importante. Dopo queste parole, prima del tuo ultimo respiro, ti è scesa una sola lacrima, sono certo che se fossi entrato avrei ripercorso tutta la tua vita. Voglio solo pensare fosse di gioia e non di dolore, perché io e Carlotta eravamo li con te in quel momento.
Ti chiedo solo una cosa mamma: vienimelo a dire per favore che era una lacrima di gioia, non lasciarmi con questo dubbio, sai dove sono, io ti aspetto quando vuoi. Ne ho davvero bisogno credimi”.

Poi Lorenzo continua: “Ogni volta che mi guardo indietro, ripensando alla vita che abbiamo passato, mi sembra d’averne già vissute 5 o 6. Oggi ne comincia un’altra, la più dura: quella senza di te. Noi ci siamo amati tanto mamma, odiati tanto e amati tanto ancora, un amore forte impossibile da raccontare. Forse anche troppo forte. Ma la colpa era solo nel fatto che eravamo entrambi orgogliosi, permalosi e testardi, ci siamo scornati tutta la nostra breve vita insieme. Non sei stata la mamma perfetta, non sono stato il figlio perfetto e ora che non ci sei più sono pervaso da un milione di sensi di colpa che neanche immagini mamma. Tutti mi dicono che non devo averne perché chi mi è stato vicino in questi anni sa che ho fatto tanto per te, ma forse non è bastato. Di certo non avrei potuto salvarti mamma e tu te ne sei andata da guerriera, quale sei sempre stata. Una donna forte che negli anni, nonostante tutto, non è mai cambiata: sempre col tuo carattere, sempre a testa alta, fiera e orgogliosa di essere la Gabri che tutti conosciamo. E quanti ti conoscevano mamma, tutti i tuoi fan che ti hanno voluto tanto bene e che continueranno a volertene per sempre, tante ragazze e donne che si sono riviste nella canzone che babbo ti ha dedicato e che non ti dimenticheranno MAI. Voglio ricordarci con questa foto: io già incazzato con te il giorno del mio battesimo e tu che comunque mi davi quell’amore incondizionato che mi hai insegnato. Salutami i nonni e fatti sentire, non lasciarmi col dubbio di quella lacrima ti prego. Ti amo, tuo per sempre. Lollo”

Fonte
Agenzia DIRE
www.dire.it

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