venerdì, Novembre 22, 2024

Quale governo ha vinto il manganello d’oro

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Si è concluso il 13 maggio il Salone del libro di Torino registrando l’ultima puntata, ma solo per poco, degli scontri tra i manifestanti (in questo caso pro-Palestina) e le forze dell’ordine in tenuta antisommossa.

Ormai da più parti si levano critiche al governo Meloni accusato di essere insofferente al dissenso che viene dalle piazze, allergico alle critiche e che reagisce ad ogni contestazione con l’uso frequente del manganello

La cronaca ci ricorda che in effetti gli episodi non mancano.

Il penultimo episodio risale al 10 maggio a Roma con cariche della polizia sugli studenti in corteo contro gli “Stati generali della natività”. I manifestanti hanno lanciato fioriere e vernici, gettando a terra degli scooter per sfondare il cordone della polizia per raggiungere gli Stati generali della natalità dove era presente pure Papa Francesco.

Il giorno prima, il 9 maggio, a Venezia altra carica della polizia contro i manifestanti NO G7 dei ministri della Giustizia. I manifestanti intendevano raggiungere la sala congressi della Scuola Grande San Giovanni Evangelista, sede del G7 dei ministri della Giustizia. Tra i giovani nelle prime file qualcuno indossava un casco da bici o moto. Chissà perché?

Il 29 aprile a Torino manganelli e cariche da una parte e lancio di tavolini uova e bottiglie dall’altra in occasione della protesta NO G7 dei ministri dell’Ambiente.

Il 23 aprile a Torino manganellate per impedire ai manifestanti di raggiungere il Castello del Valentino dove era in corso la conferenza di quattro attuali ministri.

Il 16 aprile a Roma le cariche della polizia alla Sapienza per la manifestazione pro Palestina. Certamente lodevole l’iniziativa degli universitari che da mesi chiedono una presa di posizione da parte dell’ateneo contro il genocidio in Palestina al grido di ‘Fuori la guerra dall’università‘ con cartelloni in cui ad esempio si vede la Meloni e Netanyahu che si stringono le mani insanguinate. Meno lodevole l’iniziativa di fare irruzione nel Rettorato o di saltare su un’auto della polizia danneggiandola oppure di tentare di fare irruzione nel Commissariato dell’Università fronteggiati dagli agenti in servizio e da un dirigente della Polizia di Stato aggredito poi da un manifestante.

Il 23 febbraio a Pisa forse l’episodio più discutibile perché la carica della polizia coinvolgeva un gruppetto indifeso di giovanissimi studenti liceali pro Palestina che hanno raccolto la solidarietà di: sindaco; rettore; senatori e deputati; partiti e movimenti politici come +Europa di Pisa, M5s; Psi di Pisa; e poi la segretaria del PD Schlein; il Sindaco di Firenze; il Presidente Regione Toscana. Ma anche l’Associazione dei magistrati “Magistratura Democratica” ed infine il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il 16 febbraio a Venezia tensioni in occasione della contestazione alla ministra dell’Università per mancati investimenti all’Università. Il 13 febbraio a Napoli e Torino ancora tensioni con i manifestanti pro Palestina davanti alle sedi Rai. Il 27 gennaio a Milano manganelli sui manifestanti pro Palestina ed il 20 gennaio cariche e idranti per la contestazione della presenza di espositori di Israele alla fiera dell’oro di Vicenza

Dall’inizio del 2024 l’evento più eclatante riguarda la manifestazione di Pisa: il 23 e 24 febbraio si è celebrato il processo più veloce della Repubblica a cui ha partecipato giustamente anche una associazione di magistrati contribuendo in tal modo ad abbassare la durata media del processo che in Italia si aggira ancora intorno ai 3 anni. Il verdetto è stata la condanna della Polizia e del Governo.

La rivista Panorama però con una inchiesta del 13 marzo ha intervistato un veterano dei reparti mobili che riferiva come a Pisa è stata utilizzata la tattica di mandare avanti dei minorenni per farli manganellare e poi accusare i poliziotti. In pratica dei veri professionisti del disordine pubblico che usano i ragazzini come scudi umani. Un piano studiato e ben riuscito.  Se la piazza è dichiarata off limits le forze dell’ordine devono impedirne l’accesso. Ci sarebbero infatti altri video dei dieci minuti precedenti in cui gli agenti venivano provocati con calci sugli stinchi, insulti e sputi.

Non è difficile credere a questa seconda ricostruzione se pensiamo che l’attacco del 9 ottobre 2021 alla sede della CGIL a Roma non è andato esattamente come è stato raccontato (fonte: lo scrivente qui presente!).

E’ quindi il governo Meloni a vincere il premio nell’uso del manganello per domare le piazze? No!

Se adottiamo il criterio della quantità della repressione posta in atto, allora il governo che si è distinto maggiormente è stato quello in carica dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022. Il governo Draghi.

Se invece adottiamo il criterio della qualità allora il risultato non cambia. L’episodio dei portuali di Trieste che il 18 ottobre 2021 pacificamente, alcuni abbracciati a terra, occupavano l’ingresso al varco n.4 del porto e poi dispersi dopo un nutrito lancio di gas lacrimogeni e di acqua dagli idranti, stacca in classifica il governo Draghi da ogni altro concorrente. Lavoratori che hanno difeso la dignità ed il diritto al lavoro, il diritto alla inviolabilità del proprio corpo, il diritto alla libera scelta del trattamento terapeutico e che hanno rifiutato di sottomettere l’esercizio dei diritti costituzionali ad una tessera che tanta familiarità condivide con le tessere dei regimi del ‘900.

Appare evidente che i vertici delle Istituzioni ritengono di avere ben operato tanto è vero che il Vice Questore Soldatich protagonista di quella giornata al Porto di Trieste è stato promosso a Primo Dirigente mentre è storia di questi giorni che i poliziotti sospesi dal diritto di esercitare la prestazione lavorativa per mancanza del Certificato Verde Covid-19 c.d. Green Pass si vedono non conteggiati ai fini pensionistici i giorni di sospensione. Strano Paese il nostro.

Perché in quella occasione le uniche proteste politiche si sono levate da Salvini e Meloni?  Forse per permettergli di segnare “il gol a porta vuota” di diventare la versione politica del dissenso per poi vincere le elezioni come è accaduto e portare avanti, come Draghi, ogni tipo di Agenda a partire da quella 2030 a quella Atlantista?

Attenzione perchè se fosse così avremmo la prova regina che destra e sinistra sono morte e  non esistono più e che il ‘900 è finito da un pezzo.

Dove e quando si sono levate le proteste dei sindacati e della sinistra a tutela dei lavoratori? perchè tanta disparità rispetto agli episodi dei ragazzi manganellati quest’anno a Pisa? Il 18 ottobre 2021 perchè il silenzio di tutti perfino del Capo dello Stato che invece è intervenuto per i manganelli sui ragazzi di Pisa?

Non vogliamo pensare che accusare solo il Governo Meloni di repressione serva a mantenere in vita un distinzione tra destra e sinistra che non esiste più?

Il 18 ottobre 2021 “le campane hanno suonato a morto” per la Repubblica. Può essere che solo in così pochi hanno sentito i rintocchi? Può essere che solo in pochi si sono accorti che le dittature nascono un Pass alla volta?

Dopo il 18 ottobre 2021 non viviamo più nella Repubblica innaffiata con il sangue di tutti i partigiani ma in una Azienda … perché solo una Azienda si può permettere di sospendere i lavoratori … uno Stato Sovrano invece li tutela sempre!

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