Nella scorsa serata del 31 maggio 2021 i carabinieri della compagnia di Bibbiena hanno tratto in arresto un uomo classe 1971 italiano, coniugato, operaio per il tentato omicidio della moglie convivente, anch’ella italiana, classe 1979.
Tra le 19:00 e le 20:00 al culmine di una lite presumibilmente scaturita per problemi legati a dipendenze da stupefacenti, l’uomo con un coltello opinel con lama di 7 cm colpiva più volte la donna procurandole diversi tagli. Al momento, secondo quanto riferito dai sanitari del Careggi di Firenze dove è stata condotta con l’elisoccorso, i fendenti non sarebbero andati in profondità e non avrebbero colpito organi vitali tanto da non metterla in pericolo di vita. Il quadro è comunque quello di lesioni multiple, da taglio ed altre contusioni che rendono necessario il ricovero della donna non in prognosi riservata, ma comunque in attesa di definire meglio il quadro clinico complessivo.
L’uomo resosi conto di quanto aveva fatto ha chiesto aiuto ad un vicino di casa e ha chiamato i soccorsi. Una volta sul posto sanitari e carabinieri hanno trovato la casa piena di sangue, la donna cosciente che ha riferito brevemente che era stata aggredita dal marito.
L’uomo è stato bloccato e tratto in arresto in flagranza di reato dai carabinieri i quali hanno subito rinvenuto l’arma utilizzata poggiata in camera da letto, su un comodino.
Su una sedia gli abiti sporchi di sangue che l’uomo aveva dismesso dopo l’aggressione. E’ verosimile che quest’ultima sia avvenuta al rientro dal lavoro dell’uomo poiché gli abiti macchiati di sangue erano proprio quelli utilizzati nell’attività di operaio.
Drammatica la sequenza dell’aggressione che pare sia avvenuta in più ambienti della casa posta al primo piano di un piccolo condominio della centrale via Dante di Bibbiena.
L’uomo condotto in caserma a Bibbiena è stato fotosegnalato e adesso si trova in carcere a Firenze – Sollicciano, in attesa della convalida dell’arresto.
I carabinieri della compagnia di Bibbiena lungo la tarda serata e prima parte della notte hanno condotto un approfondito sopralluogo tecnico scientifico all’interno dell’appartamento che ha evidenziato numerose tracce della violenza scatenatasi in quell’ora di follia.
Sotto la direzione della procura della repubblica di arezzo continuano le indagini per comprendere i reali motivi posti alla base dell’aggressione e ricostruire con precisione il grave fatto.