Il programma prevede, domenica 28 luglio alle ore 18.30, la Santa Messa che verrà celebrata nel giardino del circolo omonimo e subito dopo la merenda.
Tra fede, tradizione e storia, le feste patronali sono le manifestazioni più antiche e radicate della cultura italiana e quindi anche a Castiglion Fiorentino.
Si tratta di celebrazioni religiose dedicate ai santi protettori delle varie città e dei vari paesi, che si svolgono, addirittura, in date diverse a seconda del calendario liturgico, e che diventano, spesso, occasione di aggregazione sociale, di riscoperta delle proprie origini e di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del territorio.
“A Castiglion Fiorentino” – afferma Alessandro Concettoni, assessore al Terzo Settore e Volontariato – Frazioni, Circoli e Parrocchie – “le feste parrocchiali sono molto sentite e ogni volta richiamano tanti fedeli.
Le feste patronali hanno un altissimo valore simbolico, poiché si collegano ad antichi riti propiziatori e di purificazione legati indissolubilmente ad antiche cerimonie pagane. Non è un caso, infatti, che molto spesso le feste patronali si svolgano nei periodi a ridosso di importanti avvenimenti legati soprattutto all’agricoltura, come la semina dei campi, la raccolta o la vendemmia.
Con la ricorrenza di domani non solo si celebra la Santa Patrona della frazione, Santa Cristina, appunto, ma viene rafforzato anche il senso di comunità, d’identità locale e di appartenenza che rappresentano valori importantissimi da tramandare ai nostri giovani”.
Il 24 luglio si celebra Santa Cristina, santa patrona della frazione omonima in Val di Chio. Giovane vergine e martire, esempio di coraggio e di lotta per la fede, portò avanti il suo credo anche contro il volere del padre, governatore di Bolsena intorno all’anno 304, che perseguitava i cristiani da sempre.
I suoi studi e alcune pie donne la istruirono e Cristina lottò per gli ideali di Cristo tra punizioni e numerosi supplizi, fino all’atroce martirio.
La parrocchia di S.Maria e di S.Cristina è situata in Val di Chio, nella piccola frazione che assieme alla Pieve di Chio rappresentano i nuclei più popolosi della splendida valle. Situato in posizione collinare, il centro abitato si è sviluppato attorno all’antica chiesa fin dal 1274.
In quel periodo i banditi e gli abitanti della Rocca Montanina scendevano fino a Santa Cristina per depredare, incendiare e saccheggiare l’abitato.
Dal 1583 l’antica chiesa divenne parrocchiale e nel 1884 la chiesa venne rifatta assumendo la conformazione attuale.
E’ patrona dei mugnai e solitamente viene raffigurata con la palma simbolo del martirio e con la ruota, uno degli strumenti con cui venne torturata; ancora oggi è molto venerata per la sua grande fede ed integrità morale.
Uff, Stampa Castiglion Fiorentino