Ha fatto tappa a Pratovecchio Stia il viaggio di 13 cavalieri dell’associazione Natura a cavallo lungo Il Cammino di Dante che si snoda attraverso l’Appennino tosco-romagnolo, con partenza ed arrivo a Ravenna, collegando la Tomba di Dante al Museo Casa di Dante di Firenze.
Partiti da Ravenna il 13 agosto sono arrivati a Firenze e da qui ripartiti di nuovo alla volta della Romagna passando dal Casentino. Ieri l’arrivo a Pratovecchio Stia con visita ai suggestivi luoghi danteschi del Castello di Romena e Fontebranda. Stamani la partenza alla volta di Premilcuore transitando da Casalino, Camaldoli e Passo della Calla. Obiettivo dell’impresa, realizzata dall’associazione Natura a Cavallo in collaborazione con l’associazione Il Cammino di Dante, è rendere “cavallabile” un percorso che per ora percorribile solo a piedi. Lo ha spiegato il Presidente dell’associazione equestre Mauro Ferrari: “Il cammino è organizzato sugli antichi sentieri medievali che collegavano, ai tempi del poeta, Ravenna e Firenze. Il percorso è un anello di circa 400 km che congiunge le valli romagnole del Lamone e del Montone, con i territori toscani del Mugello e del Casentino. Si percorre in senso antiorario ed è organizzato in modo da ridurre al minimo l’utilizzo di strade asfaltate. Il progetto è quello di “sperimentare” cavalcando l’itinerario che si percorrere solitamente a piedi e implementarlo in modo da poterlo presentare nella sua versione completa a Verona, in occasione di Fiera Cavalli, la più importante fiera equestre in territorio nazionale”.
A fare gli onori di casa Nicolò Caleri, sindaco di Pratovecchio Stia, e Serena Stefani, guida ambientale equestre. “Ci fa veramente piacere accogliere questo primo gruppo di cavalieri che percorrono la via di Dante – ha dichiarato il primo cittadino alla partenza dei cavalieri dal Centro Ippico San Donato. I cammini storici rappresentano una splendida opportunità per lo sviluppo turistico del nostro territorio tanto da essere stati posti al centro della promozione dell’Ambito Turistico del Casentino. Sono infatti l’espressione di quel turismo lento e sostenibile per il quale la nostra valle è fortemente vocata”.
“Il Casentino – prosegue Serena Stefani – è un territorio particolarmente vocato al turismo a cavallo. La conformazione geografica e morfologica del terreno lo rendono facilmente percorribile. Il paesaggio, ricco di foreste, eremi, pievi e torrenti, ne fanno una cornice ideale per le passeggiate. La rete di operatori che lavorano in grande sinergia riesce a dare una risposta adeguata alle aspettative di cavalli e cavalieri”.