La Regione Toscana conferma anche per il prossimo anno scolastico 2023/2024 il “Pacchetto Scuola”, sostegno economico a favore di studentesse e studenti che frequentano la scuola secondaria e appartengono a famiglie a basso reddito.
Il budget complessivo per l’intervento ammonta ad ora a 6 milioni di euro.
“Garantire il diritto allo studio è per la nostra Regione una priorità assoluta, per questo attraverso questa misura manteniamo un impegno pluriennale, ancora più prezioso in una difficile fase socioeconomica come quella che stiamo vivendo”, afferma l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini, che sottolinea “la scelta della giunta regionale di integrare i finanziamenti statali e regionali già impegnati con ulteriori 500 mila euro stanziati con l’ultima variazione di bilancio, auspicando che anche nella prossima variazione si possa ulteriormente intervenire in questo senso”.
Nei giorni scorsi l’assessora ha inviato una lettera a studentesse, studenti e genitori potenzialmente interessati con cui invita ad informarsi sulla misura presso il proprio Comune di residenza, l’ente che eroga concretamente il contributo, e a prestare attenzione alla scadenza dei termini per presentare la domanda, fissata al prossimo 22 settembre su tutto il territorio toscano.
Il “Pacchetto Scuola” è la misura a sostegno di studentesse e studenti delle scuole secondarie provenienti da famiglie a basso reddito per affrontare le spese necessarie alla frequenza, all’acquisto di libri scolastici, materiale didattico di vario tipo ed altri servizi scolastici.
I requisiti necessari per richiedere il beneficio sono rimasti inalterati. Il contributo massimo erogabile è di 300 euro a pacchetto per qualunque anno di iscrizione alle secondarie statali o paritarie. L’Isee richiesto deve essere minore o uguale a 15.748,78 euro per nucleo familiare, innalzato a 36 mila euro nei comuni di Capraia Isola e Isola del Giglio.
Previsti infatti importi e requisiti specifici per studentesse e studenti residenti di questi due comuni insulari, territori più svantaggiati per quanto riguarda l’offerta scolastica delle scuole secondarie di secondo
grado a causa della dislocazione geografica.
Confermati anche il procedimento e la tempistica dello scorso anno, che rendono più fruibile a cittadine e cittadini il bando comunale nel periodo precedente l’inizio della scuola e forniscono ai Comuni e alle istituzioni scolastiche nuovi strumenti per ottimizzare le verifiche dei requisiti.