Il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, su proposta del sottosegretario Claudio Barbaro che ha la delega alle Aree Protette, ha firmato il 5 di agosto il decreto con cui nomina il nuovo Direttore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna.
Gennai, che da Responsabile di Servizio sta svolgendo le funzioni dirigenziali in via provvisoria dal 2022, era stato inserito nella terna dei nominativi suggeriti al Ministero dopo la selezione pubblica prevista dalla Legge.
Il Presidente Luca Santini, che col pieno appoggio del Consiglio Direttivo ha convintamente inserito Gennai nella terna di nomi come valida soluzione per la Direzione dell’Ente, esprime quindi la piena soddisfazione per la nomina ed il ringraziamento al Ministro ed al Sottosegretario per aver messo l’Ente Parco nella condizione di avere un Direttore nel pieno delle sue competenze e facoltà.
“Gennai – sostiene il Presidente del Parco Santini – ha maturato oltre trent’anni di esperienza in varie aree protette nazionali e regionali ma dal 1999 è dipendente del nostro Parco nazionale ed ha acquisito una importante conoscenza non solo del territorio e dei suoi valori ambientali ma anche del tessuto socioeconomico dei tre versanti del Parco (fiorentino, forlivese ed aretino). Certamente, assumere ufficialmente il ruolo di Direttore gli permetterà, con la passione e la competenza che lo contraddistinguono, di dare “gambe robuste” agli indirizzi che gli organi politici formuleranno per il raggiungimento degli obiettivi di conservazione e di integrazione tra uomo e natura che la legge affida ai Parchi Nazionali.
Certamente – conclude Santini – l’approccio e la visione del nuovo Direttore permetteranno al Parco di fare anche ulteriori ed importanti passi avanti, ad esempio nella valorizzazione internazionale dell’Area Protetta (già tra le più note ed apprezzate del Paese), nel reperimento di finanziamenti, nella messa a sistema delle sinergie tra gli operatori agricoli e turistici del Parco ma anche nella crescita e nuova organizzazione della “macchina” Parco, fatta di eccellenti professionalità ma che dovrà al più presto essere integrata numericamente per poter rispondere efficacemente a tutte le nuove sfide che l’Area Protetta dovrà affrontare.