“Nell’età della movida, fino ai 25 anni – spiega – per ottenere il rispetto delle più elementari norme di sicurezza anti-Covid è importante tenere conto che in questa fascia di età i giovani tendono a identificarsi nel gruppo dei coetanei e tendono a seguire dei comportamenti collettivi. L’aspetto psicologico, insieme a quello affettivo, conta moltissimo”.
Per questo Farnetani ritiene che “in previsione di Ferragosto, momento in cui può esserci la tentazione di lasciarsi un po’ andare e abbassare la guardia, potrebbe essere utile coinvolgere le persone più popolari sui social, chiedendo loro di ‘pubblicizzare’, con il semplice esempio, la mascherina, il lavaggio delle mani, il rispetto delle distanze”.
Se questo “piccolo sacrificio collettivo diventasse una moda, i ragazzi non solo lo seguirebbero facilmente ma potrebbero essere traino anche per gli adulti”, conclude Farnetani.