venerdì, Dicembre 27, 2024

Asl Tse: “nessun paziente Covid rimanga solo”

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Il progetto “Stiamo Vicini” si pone l’obiettivo di realizzare, attraverso la tecnologia, una modalità che permetta di poter restare in contatto anche quando le condizioni di isolamento lo impediscono. Grazie a questo percorso il paziente manterrà aperta la comunicazione con i propri affetti, è possibile per il familiare interagire con il proprio congiunto ricoverato, l’operatore sanitario, grazie a questi strumenti diventa la figura di riferimento per la famiglia del paziente e non ultimo tutti, sia pazienti che familiari, ma anche operatori sanitari possono usufruire di supporto psicologico attraverso videocolloqui con psicologi e professionisti di riferimento. Questo progetto non è rivolto esclusivamente ai pazienti Covid, ma, in questa fase di grande criticità anche a pazienti ospiti delle RSA e degli Hospice. E’ previsto, in casi particolari, l’utilizzo di questi strumenti anche a domicilio.

“Chi è ricoverato in degenza Covid o in terapia intensiva unisce la solitudine all’ansia e alla sofferenza. Non ha la possibilità né di vedere né di comunicare con il propri cari. L’Asl Tse implementa il progetto – “Stiamo vicini” – attivo fin dalla prima fase della pandemia, per garantire un ponte tra ospedale e casa capace di mettere in comunicazione sia il paziente con i familiari che i familiari con i medici: telefono dedicato, videochiamate e supporto psicologico”.
“L’impossibilità, data dalle misure di isolamento, di avere una comunicazione adeguata, ha comportato nei pazienti ricoverati nei moduli COVID, solitudine fino ad arrivare alla disperazione. L’asse comunicativo paziente – familiare risulta così interrotto, e anche l’asse operatore sanitario – familiare” dice Simona Dei, Direttrice Sanitaria della Asl TSE
Ecco quindi i tablet disinfettabili che sono a disposizione dei pazienti : “Con questa tecnologia – ricorda Simona Dei – il paziente può parlare con i suoi cari e questi hanno anche la possibilità di dialogare con i medici di riferimento. “
A questo si aggiunge la presenza di uno psicologo a disposizione non solo di pazienti e familiari ma che di operatori sanitari: “Lo stress emotivo è infatti forte per tutti, soprattutto per coloro che sono nei reparti a più alta intensità di cura”.

A questa linea di comunicazione se ne aggiunge una seconda che è tra i medici e i familiari che così possono essere informati sulle condizioni del loro congiunto.
Il progetto “Stiamo vicini” è attivo negli ospedali covid, sia al San Donato di Arezzo che al Misericordia di Grosseto.
I medici garantiscono già un contatto diretto quotidiano con i familiari dei pazienti ricoverati, sia in terapia intensiva che nelle aree mediche covid.
Al San Donato di Arezzo è stato attivato anche un numero di telefonia cellulare (366933765) che può essere utilizzato dai familiari di pazienti ricoverati in terapia intensiva, per avere informazioni ulteriori attivo nella fascia oraria 10,00 – 12,00 dal lunedì al venerdì.

Al Misericordia di Grosseto questi i i numeri di telefonia a disposizione dei familiari:
Terapia Intensiva Covid-19 (3481047541) Dalle 13.30 alle 14.30
Degenze Covid-19 (3341047541) dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20
Accoglienza di PS e PS OBI COVID (3357670784) 24 ore su 24

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