I sindaci di Bibbiena, Castel Focognano, Capolona e Subbiano si oppongono al nuovo metodo di calcolo delle tasse sui rifiuti (il cosiddetto Arera) e dicono “no” alla gestione toscana dei rifiuti.
I sindaci di quattro comuni casentinesi, insieme ad altri dell’Ato Toscana sud, dicono basta e fanno ricorso formale contro il nuovo metodo di calcolo sui rifiuti che si basa sui costi effettivi e non sui costi standard. Nuovo metodo che genererà un aumento consistente dei costi per le famiglie.
I primi cittadini di questi quattro comuni commentano: “Ormai da un anno ci stiamo opponendo a questo metodo all’interno delle varie assemblee nell’Ato Toscana Sud composta da 104 comuni. Opposizione che però non trova sponde né risposte perché purtroppo in questo consesso dieci comuni decidono per 104 amministrazioni. Conseguenza di una legge disgraziata della Regione Toscana che una maggioranza di quote per quei comuni che hanno nei loro territori gli impianti di smaltimento”.
Sul nuovo metodo di calcolo i quattro sindaci dicono: “E’ un metodo assurdo perché crea un aumento ingiustificato che dovrà essere pagato dai nostri cittadini. Ma il quadro in cui si colloca questo nuovo metodo di calcolo contro cui ci schieriamo fermamente, è quello di una gestione sbagliata delle ATO perché crea distorsioni importanti sul sistema dei voti: pochi decidono per tutti.
I comuni che hanno impianti, in sostanza, hanno grossi vantaggi economici e utili consistenti provenienti dalla gestione delle discariche. Perché devono avere anche più quote e quindi un peso decisionale assoluto dentro le ATO? Noi a questo sistema ci opponiamo in generale e nello specifico, per il nuovo calcolo delle tariffe, facciamo un ricorso formale perchè a fronte di un servizio sempre uguale, se non minore, i costi verranno aumentati”.