lunedì, Dicembre 23, 2024

Cinque martedì d’inverno di Lily King

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a cura di Roberto Fiorini

Dopo aver ottenuto una specializzazione in scrittura creativa Lily King comincia a insegnare in diverse università statunitensi coltivando nel contempo la passione per la letteratura.
Sebbene il suo primo romanzo risalga al 1999, è solo nel 2014 con Euforia – ispirato alla giovinezza dell’antropologa Margaret Mead – che Lily King raggiunge l’incisiva intensità stilistica che le permette di ottenere l’applauso della critica e il favore dei lettori.
Con Scrittori e amanti (Fazi 2021) conferma appieno il proprio talento e mostra il completo conseguimento di un’incontestabile maturità narrativa.
I racconti brevi possono essere difficili da proporre alle case editrici perché come ci ricordava anche Niccolò Ammaniti ne Il momento è delicato, non trovano con facilità il favore del pubblico, eppure non dovrebbe essere così.
Ecco allora che Lily King decide di presentare brevi racconti uno diverso dall’altro in questa prima sua raccolta meravigliosamente coinvolgente.
Si intitola Cinque martedì d’inverno, è pubblicata in Italia da Fazi editore e con la traduzione di Mariagrazia Gini esplora con eleganza il desiderio, la perdita e l’inesorabile spinta verso l’amore.
Romantica, piena di speranza, brutalmente onesta e capace di costruire interi mondi in pochi tocchi, l’autrice si conferma una grande narratrice del nostro tempo.
Five Tuesdays in Winter presenta storie che catturano all’istante.
Ci sono temi ricorrenti come le relazioni complicate tra genitori single e i loro figli talvolta scontrosi.
Ci sono anche storie su un incontro incredibilmente brutale tra ex compagni di stanza del college, uno dei quali da allora si è dichiarato gay.
Storie sui matrimoni andati storti.
Storie su inaspettati atti di gentilezza.
E su una adolescente che respinge un’aggressione quando si rende conto che il sesso “potrebbe non essere speciale nemmeno con qualcuno che in fondo ti piaceva“.
La storia poi di una aspirante scrittrice, madre di tre figli e figlia di alcolisti, che attraverso la scrittura, uccide i suoi demoni e le sue insicurezze.
Lily King dipinge pagine nelle quali i rapporti sono tenuti insieme da fili sottili che si rivelano indistruttibili, incontri dall’esito sempre imprevedibile, dove vengono sostenute conversazioni difficili, smascherate grandi insicurezze, soprattutto maschili, compiuti sconvolgenti atti di violenza da vecchi e nuovi amici.
Tutti e dieci questi racconti costruiscono storie con colori diversi, alcuni scuri, anche se offrono ugualmente momenti di dolcezza, altri luminosi e piena di una deliziosa generosità.
Molte storie raccontate in retrospettiva, ovvero con il senno di poi.
Posso guardare indietro a quel tempo ora come se rileggessi un libro che ero troppo giovane per la prima volta” afferma il narratore.
Una scelta narrativa che offre al lettore uno sguardo sul futuro dei diversi personaggi, oltre i confini di particolari capitoli cruciali della loro vita.
Lily King non ha paura di raccontare stati emotivi: desiderio e dolore, desiderio e amore, crescita e accettazione di sé.
Ma evita sempre la drammaticità in favore della quiete immersiva del quotidiano.
Il lettore ha la possibilità di sperimentare le vite dei personaggi delineati dalla sua abile penna con una prosa chiara e aggraziata.
Una raccolta ricca di indagini ed esplorazioni su luoghi abbandonati.
Storie sull’adolescenza, la genitorialità ma anche sull’amore, la speranza ed il  dolore.
La ricerca del desiderio, l’arroganza e la follia, i suoi legami con il nostro intelletto ed il difficile rapporto tra il cervello ed il cuore.
C’è ancora molto da sapere su cosa sia la vita e per rivelare le meraviglie nascoste dentro ognuno di noi.
Spesso percepiamo una sorta di incapacità o forse impossibilità di comprendere appieno i nostri matrimoni, le nostre attrazioni ed intimità.
Ma non è possibile stare al di fuori di noi stessi per osservarci oggettivamente in relazione alle persone che amiamo.
Dobbiamo semplicemente provarci con dedizione.
I racconti di Lily King sono avvolti di questa dedizione e del potere forte del linguaggio: sono forma di piccoli tasselli di un puzzle che riempie le nostre vite.
L’autrice sembra fornire le parole per accendere un monologo interiore con cui possiamo relazionarci, per uscire dall’astratto e sconnesso, ricercando quella sensazione leggera rappresentata da sensazioni ed emozioni che si evolvono nel tempo.
Una ragazza di quattordici anni scopre cosa vuol dire sentirsi attratta da un uomo, ma l’uomo è quello sbagliato.
Un libraio scontroso, dopo aver vissuto molto tempo in solitudine, affronta l’imbarazzo dell’avvicinarsi a una donna e ritrova l’amore grazie all’aiuto della figlia adolescente.
Un ragazzino sensibile tocca con mano la libertà quando per la prima volta trascorre una vacanza senza i genitori.
Due vecchi compagni di stanza al college, che non si parlano più in seguito al coming out di uno di loro, si rivedono dopo anni, ma troppe cose sono cambiate.
E’ chiaro da queste storie che Lily King non perde mai di vista quanto sia difficile prendersi sul serio quando nessun altro lo fa davvero.
Non perde mai la fede nella narrazione come la migliore possibilità di verità e conforto.
Non ha paura di riconoscere il modo in cui la mancanza di denaro potrebbe prevenire i nostri sogni.
Sa che ciò che chiamiamo raggiungimento della maggiore età non accade in un singolo momento.
Fa parte dell’essere umano continuare a scoprire, nelle nostre stagioni di euforia e dolore, nuovi angoli dell’essere.
Nel nostro tempo di ansia e isolamento, scrive storie in cui rannicchiarsi, che offrono qualcosa di raramente celebrato in letteratura, la consolazione.
Raccontate con le voci intime di personaggi unici, tutti accattivanti, queste dieci brevi storie esplorano il desiderio e il dolore, la perdita e la scoperta, i momenti di violenza e l’inesorabile spinta verso l’amore a tutti i costi.
Storie romantiche, piene di speranza, brutalmente crude e senza risparmi, alcune scivolano persino nel surreale, sono storie che riguardano, soprattutto, l’amore ed il futuro.

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